Focus.it

FocusJunior.it

FocusJunior.itScuolaItalianoDetti latini: significato e traduzione delle antiche massime più famose

Detti latini: significato e traduzione delle antiche massime più famose

Stampa
Detti latini: significato e traduzione delle antiche massime più famose
Shutterstock

Sebbene il latino sia una lingua "morta" ci sono un sacco di motti e citazioni che tuttora sopravvivono nel nostro linguaggio quotidiano.

Vi sembra curiosa l’idea che qualcuno ancora oggi usi espressioni del tempo di Giulio Cesare? In realtà è proprio quello che succede! Molti detti latini degli antichi romani infatti sono popolarissimi, soprattutto tra gli adulti.

Se ci fate caso vi capiterà infatti sentir dire da qualcuno «de gustibus non disputandum est»: sui gusti non si discute. Oppure che «dulcis in fundo è accaduta una cosa»: significa che le cose migliori arrivano alla fine, proprio come i dolci che si servono a fine pasto. Ma potrebbe anche capitarvi di sentir dire «dura lex, sed lex» , la legge è severa, ma è una regola e quindi va rispettata, oppure che è successo un qui pro quo, ovvero un equivoco.

PERCHÈ "DARSI UN TONO" COL LATINO?

Ma che bisogno hanno i grandi di parlare come gli antichi romani se l’italiano è già una lingua ricca di modi di dire? Una ragione c’è e ha origini antiche che si perdono nel Medioevo.

L'italiano infatti è una lingua neolatina proprio come lo spagnolo e il francese e altre lingue parlate in Occidente. Significa che è nata dopo la caduta dell'impero romano: in quegli anni infatti anche se i Romani non governavano più sul loro impero, la loro lingua continuava ad essere parlata e scritta, soprattutto dagli studiosi. Era un po' l'inglese del tempo, il linguaggio internazionale con cui dialogavano i colti e i potenti.

Mentre le persone meno istruite parlavano una lingua dialettale, detta anche volgare, ovvero del popolo (vulgus, in latino). Dal miscuglio delle due lingue nel corso dei secoli è nato l’italiano che però non ha mai abbandonato del tutto alcuni modi di dire originari... Come questo: verba volant scripta manent: le parole pronunciate a voce volano via, mentre le quelle scritte restano.

E in fondo se ci pensate bene non è così strano: conoscete un giro di parole altrettanto semplice ed efficace in italiano per esprimere lo stesso concetto?

I DETTI LATINI PIÙ CELEBRI

Oltre alle frasi già citate, ecco alcune citazioni latine che potreste ascoltare in qualche discorso o leggere sui libri di Storia.

Ubi maior, minor cessat - letteralmente significherebbe "dove vi è il maggiore, il minore cessa, decade". Tale espressione viene usata quando, in determinate circostanze, una persona, un concetto o una situazione deve lasciare il passo a qualcosa o qualcuno di più importante.
A livello legislativo, per esempio, un comune può stabilire certe regole, ma se il governo nazionale decide di cambiare la legge, allora la norma comunale deve adeguarsi, perché ubi maior, minor cessat. Un altro esempio? Se il rappresentate di classe annuncia una riunione ma poi entra la prof che vuole interrogare, allora il rappresentate dovrà risedersi al banco e attenersi alla decisione!

Mors tua vita mea - "Morte tua, vita mia". Si usa in quelle situazione in cui il danno provocato ad una persona può essere necessario per la sopravvivenza o il successo di un'altro. Se per esempio all'ultima giornata di campionato si affrontano due squadre che devono vincere per non retrocedere in una categoria inferiore, il concetto di mors tua vita mea diventa lampante!

Carpe diem - È una delle frasi latine più celebri tratte dalle Odi del poeta Orazio e viene tradotta - seppur in maniera non molto precisa - con la frase "cogli l'attimo", un invito a godersi il presente e non sprecare le occasioni che la vita ci offre.

Alea iacta est - "Il dado è tratto", altra famosissima citazione proprio del nostro Giulio Cesare, il quale pronunciò tale frase quando, varcando il fiume Rubicone per andare a Roma a rivendicare il potere, sfidò la legge che proibiva l'ingresso armato dentro i confini dell'Italia. Con questa affermazione (riutilizzabile anche ai giorni nostri) Cesare dunque voleva dire che ormai la decisione era stata persa e non ci sarebbe stata possibilità tornare indietro.

Per aspera ad astra - Significa arrivare alle stelle (astra) attraverso le difficoltà (aspera, le ruvide asperità del terreno che diventano metafora dell'ostacolo che si frappone tra noi e la meta).

Excusatio non petita fit accusatio manifesta - Un bel modo di dire per affermare che spesso una giustificazione non richiesta (excusatio non petita) evidenzia un senso di colpa mal nascosto. È un po' come accusare qualcuno di avere la coda di paglia.

Pecunia non olet - "Il denaro non ha odore". Espressione usata da chi non si cura della provenienza di un certo guadagno.

Risus abundat in ore stultorum - "Il riso abbonda sulla bocca degli stupidi".

Qualis pater, talis filius - "Tale padre, tale figlio".

In medio stat virtus - "La virtù sta nel mezzo"

Tempus fugit - "Il tempo fugge".

E voi conoscete altre espressioni latine?

Collaborazione ai testi di Niccolò De Rosa