L'accento: croce e delizia dell'italiano scritto: un segno talmente piccoli che è facile dimenticarlo, anche se poi l'errore sul compito italiano, quello sì che la Prof. non si dimentica di segnarcerlo.
Cerchiamo di fare il punto con un piccolo schema!
Si tratta di un segno ortografico che indica l'aumento d'intensità con cui deve essere pronunciata una sillaba. A seconda della posizione in cui cade l'accento, le parole possono essere:
In italiano poi, l'accentopuò essere acuto ( ´ ) o grave ( ` ). Le vocali e e o, quando sono "aperte" (ossia quando la pronuncia corretta richiede che si apra di più la bocca) sono indicate dall'accento grave. Però quando la e accentata si trova a fine parola, allora anche quello acuto può indicare una vocale chiusa (es: perché).
E ovviamente sui vari: più, perché, poiché bensì, così, giù, quaggiù, laggiù, già, ciò.
E nei verbi: egli fa, io so, egli sa, io do, egli va, io sto, egli sta .