Quante volte vi siete trovati assaliti dai dubbi. Si scrive qual è o qual'è? Ci vuole l'accento o no? Gioie e dolori dell'ortografia ossia della scrittura corretta. Eccovi una piccola guida per orientarvi tra i dubbi e gli errori più comuni di quando si scrive .
Si dice "a me mi piace" o "a me piace" ? "A me" e "mi" significano la stessa cosa, quindi è sbagliato riperterlo. "Accellerare" o "accelerare" ? Se provate a ripeterlo ad alta voce, vi accorgerete che usate una sola "L". E se invece ne usate due sappiate che è sbagliato: la giusta grafia e pronuncia, è "acce L erare".
Perchè o perché? La seconda forma è quella corretta, ossia quella con l'accento acuto ! Stesso discorso vale per "poiché" , "finché" . La terza persona singolare del presente del verbo essere invece vuole l'accento grave: è .
"Metereologia" oppure "meteorologia" ? Qui l'errore è dovuto allo spostamento di una lettera. Bisogna ricordarsi che meteorologia ha come radice meteo! Stesso discorso per "areoporto" e "aereoporto" .
Si può scrivere và, fà, stà? No, l'accento non ci va! L'accento c'è invece in dà e dì per non confondere questi due tempi verbali con le preposizioni.
E ora passiamo agli apostrofi contro gli accenti. Si scrive un po’ con l'apostrofo e non un pò con l'accento perché si tratta di un troncamento (po-co) e non di un'elisione. Anche se moltissimi, ormai, scrivono pò con l'accento (spessissimo anche sui giornali e su internet, per non dire di alcuni professori), la forma giusta è po' con l'apostrofo. Con l'accento è un errore da matita blu.
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E ora l'errore più frequente, che tantissimi facciamo senza neppure rendercene conto: si scrive qual’è o qual è ? In questo caso si tratta di un troncamento senza accento (qual) per cui si scrive senza apostrofo, sia davanti a vocale sia davanti a consonante.
Infine: "affianco" o "a fianco" ? Affianco è voce del verbo affiancare mentre a fianco significa stare accanto a una persona. Ricordatevi, come dice il vecchio detto "per un punto Martin perse la cappa" (vuol dire che per una cosa di pochissima importanza, quale un punto in una partita a dadi, il povero Martino perse tutto, anche la cappa del mantello).
Ai nostri giorni possiamo dire che... per un apostrofo sbagliato, si può perdere qualche voto!
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