Il plexiglas (o plexiglass) è il nome "commerciale" del polimetilmetacrilato (la cui abbreviazione è PMMA), un materiale plastico formato da polimeri - una macromolecola formata da più gruppi molecolari - di metacrilato di metile, un composto organico prodotto a sua volta dalla reazione dell'acido metacrilico con del metanolo.
Le caratteristiche principali di questo materiale è la straordinaria trasparenza - che in questo lo rende preferibile perfino al vetro - e la resistenza agli urti. Il plexiglas infatti, in base al tipo di trattamento, può diventare un rivestimento infrangibile, spesso utilizzato su macchine e dispositivi di sicurezza. Sono di plexiglas, ad esempio, le barriere di protezione nei grandi impianti sportivi, i fanali delle auto e molti pannelli delle docce moderne.
Nel 2020 (e anche ora), nel corso dell'emergenza sanitaria scatenata dall'epidemia di coronavirus, questo materiale si è trovato ad essere molto "chiaccherato" in quanto il suo utilizzo può venire sfruttato come misura di distanziamento fisico per realizzare barriere trasparenti in spazi chiusi come le aule di una scuola o una sala d'attesa.
Proprio in merito alla discussione riguardante la possibilità d'installare simili strutture all'interno degli istituti scolastici nel giugno scorso si accese una lite a distanza tra l'allora Ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina e uno dei leader dell'opposizione Matteo Salvini. Curiosamente però, il nocciolo del battibecco a colpi di tweet non era stata la questione "politica" riguardante la scelta di usare o meno il plexiglas, ma la sua ortografia!
La ministra Azzolina aveva infatti accusato Salvini di aver scritto erroneamente "plexiglas" nel suo post polemico e in effetti su quasi tutti i giornali e articoli online siamo abituati a leggere "plexiglass", con la doppia "esse". Ma qui il colpo di scena (almeno per alcuni)...
Sull'autorevole Treccani, il nome del materiale viene scritto con una sola "esse": infatti - anche se è facile cadere nell'equivoco, poiché l'inglese glass (vetro) è scritto con la doppia consonante - la dicitura si riferisce ad un nome commerciale, Plexiglas per l'appunto, utilizzato da un'azienda tedesca e che è entrato nel linguaggio comune. Quindi, anche se ormai la forma plexiglass è stata sdoganata, la versione corretta sarebbe quella con una sola "esse" finale"