Basta andare in libreria per essere circondati da libri che parlano di hygge. Poi, come se non bastasse, ci si mettono anche giornali, riviste, radio e tv a rincarare la dose.
E che cosa significa? Dal libro "Il metodo danese per vivere felici, hygge" della casa editrice Newton Compton Editori, il significato di questa parola misteriosa.
L'hygge è una parola danese che può essere tradotta in italiano come "piacevole", "benessere". Può essere usata come verbo, aggettivo, sostantivo. Ed è un modo di essere che si sperimenta quando si è in pace con se stessi, con la propria famiglia, con i propri amici, con il proprio fisico, fuori e dentro.
Il concetto di hygge esiste anche per le altre culture, non solo per quella danese. La differenza è che loro hanno creato proprio una parola che la esprime nella vita quotidiana.
Pensate quante volte anche noi applichiamo questo concetto alla nostra vita: dopo una giornata di scuola e studio, è stupendo passare un po' di tempo hyggelig con gli amici o con se stessi, in casa o in un parco. Magari guardando una farfalla che vola.
L'hygge ha diverse forme a seconda della persona che si ha davanti: c'è chi preferisce stare in casa a oziare, chi invece si rilassa ed è in pace con sé facendo due chiacchiere con gli amici. E' una specie di bussola che guida a riscoprire quei piccoli, bei momenti, che nessun denaro può comprare.
Esempi di hygge
Per finire, una piccola curiosità: questa parola danese ha origine dalla protolingua norvegese antica: hyggja significa pensarsi e sentirsi soddisfatti ed è in relazione con l'idea di trovare un rifugio, protezione e sicurezza e di riacquistare le energie e il coraggio.
Ora, provate voi ad essere un po' hygge?