Chiunque abbia mai messo il naso fuori dai nostri confini lo sa benissimo: appena gli stranieri capiscono che siamo italiani, parte subito il sempreverde "Ciao Italia" (magari con qualche variante storpiata!)
Il nostro mitico saluto è infatti una delle parole italiane più conosciute nel mondo (secondo solo a "pizza", ma lì non c'è storia!), soprattutto grazie alle tante canzoni di successo che tra gli anni 50'-'60 hanno esportato la nostra musica in ogni angolo del globo
Naturalmente le origini di questo saluto così caldo e confidenziale hanno origini molto più antiche.
Probabilmente la parola è una deformazione veneziana del latino "sclavum", "schiavo", che nelle zone della laguna divenne "S'ciao".
Tale forma cominciò ad essere usata come segno di rispetto con il senso di "servo vostro", tanto che con il tempo divenne un vero e proprio saluto che si diffuse ben oltre le zone della Serenissima.
Nel 1818 poi, come spiega il Corriere.it, il "ciao" comparve per la prima volta in una lettera scritta, fatto che ne certifica l'uso ormai corrente anche in quei tempi remoti.
In questi 200 anni quindi il "ciao", che con sole quattro lettere sembra racchiudere tutto il calore e l'allegria della nostra gente, si è trasformato in un marchio d'italianità, tanto in occasione dei Mondiali del 1990, ospitati proprio in Italia, la mascotte dell'edizione venne chiamata proprio...Ciao!
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