Il Miur (Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca), ha anticipato le iscrizioni scolastiche per l'anno 2019-2020: ci sarà tempo dalle 8.00 del 7 gennaio alle 20.00 del 31 gennaio 2019 per effettuare la procedura online per l’iscrizione alle classi prime della scuola primaria e della secondaria di I e II grado.
Iscrizioni scolastiche: il sito del Miur
Secondo un sondaggio condotto da Radio 24 e Skuola.net il 44% dei ragazzi e delle ragazze che devono scegliere l'indirizzo scolastico da seguire dopo la terza media, ha ancora le idee confuse. Anche tra chi ha già deciso, cioè il 56%, rimane con il dubbio che quella fatta sarà la scelta giusta per il futuro.
I percorsi scolastici scelti
Secondo il sondaggio sulle iscrizioni scolastiche, effettuato su 4000 ragazzi italiani che lasciano la terza media, 2 studenti su 3 frequenteranno un liceo; il 21% si iscriverà a un istituto tecnico, il 9% in un istituto professionale e il 4% frequenterà un corso di formazione professionale regionale.
In base a cosa i ragazzi hanno scelto l'indirizzo di studio?
Il 53% ha scelto in base al lavoro che vorranno fare da grandi, anche se il 55% del totale ha in ogni caso paura di non riuscire a trovarlo alla fine degli studi (sia con il diploma che con la laurea). Di conseguenza il 38% vede il lavoro all'estero come una possibilità elevata e il 24% una certezza.
Come si può capire il percorso di studi più adatto?
Per il 28% dei ragazzi gli istituti scolastici dovrebbero organizzare attività di alternanza scuola-lavoro, il 12%, invece, preferirebbe più attività pratiche e laboratori di "prova" durante l'orario scolastico. Il 10% suggerisce l'orientamento lavorativo già dal primo anno delle superiori.
C'è anche una buona percentuale che non sceglierà la scuola superiore in base a un lavoro certo ma facendosi guidare dai propri sogni: il 25% sceglierà l'indirizzo che rispecchia di più i suoi interessi; mentre il 21% vorrebbe che la scuola lo preparasse alla facoltà universitaria che intende frequentare.
L'università è importante per i ragazzi?
Per il 56% dei ragazzi intervistati l'università è importante a prescindere dal settore, per il 31% solo se può diventare una spinta in più per il tipo di attività che si andrà a svolgere.