In cinque anni i giovani italiani sono migliorati nel rapporto con la lettura.
A dirlo è lo studio IEA Pirls (Progress in international reading literacy study, che in Italia è curato da INVALSI), il quale ha saggiato le abilità di lettura e comprensione del testo di ragazzini tra i 9 e 10 anni di 50 paesi del mondo.
Per l'Italia hanno partecipato circa 3.900 studenti (in rappresentanza di oltre 520.000 alunni della quarta primaria) ed i risultati sono stati più che positivi, visto che con un punteggio medio di 548 punti, il Bel Paese si è classificato nella classifica finale al 16° posto, confermando il trend positivo già evidenziato nell'ultimo rilevamento del 2011.
Battute, e anche di molto, nazioni come Francia (34esima), Spagna (31esima) e la sempreverde Germania (26esima), mentre gli USA ci precedono di un solo punto.
Però non è tutto oro quello che luccica. L'accurata analisi degli esperti Invalsi infatti ha sì mostrato una buona prova degli alunni italiani, ma ha anche posto in risalto delle grandi differenze tra il Nord ed il Sud dello Stivale.
Il punteggio medio ottenuto dagli scolari di Nord è superiore di oltre 40 rispetto a quello di regioni come Sicilia e Sardegna!
Tutti gli italiani inoltre si sono dimostrati un po' debolucci in fatto di lettura sul Web, una nuova parte del test aggiunta per la prima volta all'interno della prova.
Gli studenti sono stati chiamati a completare due ricerche scolastiche avvalendosi di informazioni da ricercare su varie pagine Web, ma non direttamente collegate le une alle altre. Qui l'Italia è risultata solo decima su 14 Paesi partecipanti. C'è sempre margine per migliorare!
FONTI: IlSole24Ore; Repubblica.it