Discorso diretto e discorso indiretto sono due modi differenti di esprimere ciò che viene detto da qualcuno.
1) Marco: "Torno a casa!"
2) Marco disse di tornare a casa
Nell'esempio qui sopra sono presentate due frasi diverse il cui senso è comprensibile: Marco dice a qualcuno di tornare a casa. Nella prima frase però vengono scritte esattamente le parole pronunciate da Marco, mentre nel secondo caso si riporta la frase di Marco affidandosi ad un narratore.
Il primo, dunque, è un discorso diretto, mentre il secondo è un discorso indiretto.
DISCORSO DIRETTO
Nel discorso diretto si trascrivono le stesse parole pronunciate dai personaggi all'interno di segni grafici distintivi (< > , " " , - ).
Esso può essere introdotto dai due punti ( : ) o venir inglobato nella frase come una citazione:
Es: Starò calmo, perché, come diceva mia nonna: "la pazienza è la virtù dei forti".
IL DISCORSO INDIRETTO
Nel discorso indiretto si racconta ciò che è stato detto, introdotto di norma con "che", "a", "di", "se".
Es: Ci comandò di fermarci e poi ci chiese se eravamo stanchi.
DA DIRETTO A INDIRETTO
Un discorso diretto può trasformarsi in un discorso indiretto (e viceversa), ma perché la frase sia comprensibile e grammaticalmente corretta si devono cambiare i segni di punteggiatura, i pronomi, i tempi e i modi verbali e gli eventuali aggettivi.
ES: Michela disse: "Vi aspetto tutti alla mia festa!"---> Michela disse che ci avrebbe aspettato tutti alla sua festa
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