L'aggettivo, parola che deriva dalla forma latina adiectivus ,"ciò che si aggiunge", è appunto una parte variabile del discorso che viene inserita nella frase per dirci qualcosa di più riguardo il nome cui l'aggettivo stesso fa riferimento. (E se vuoi ripassare i nomi, vai qui).
La grande categoria degli aggettivi è suddivisa a seconda della funzione che essi svolgono all'interno della frase: per caratterizzare il nome indicandone le qualità, si usano gli aggettivi qualificativi, mentre per precisare attributi come possesso o quantità si utilizzano aggettivi determinativi.
A differenza degli aggettivi determinativi, gli aggettivi qualificativi si raggruppano in una "lista aperta", la quale può essere cambiata e ampliata a secondo dell'evoluzione della lingua nel corso del tempo (vi è famigliare il caso del neo-aggettivo "petaloso"?)
AGGETTIVI QUALIFICATIVI E DETERMINATIVI
Essi si dividono in
POSSESSIVI : indicano l'appartenenza (sia materiale che emotiva) di un elemento rispetto ad un altro elemento della frase che lo possiede.
ES: "la TUA matita" , "casa SUA ", "il MIO fidanzatino".
DIMOSTRATIVI : indicano la posizione di un elemento all'interno dello spazio e del tempo, rispetto a chi parla o chi ascolta.
ES: QUESTO, QUELLO, QUELLA, TALE ...
NUMERALI ORDINALI : indicano il posto d'ordine.
ES: PRIMO, SECONDO, TERZO, CENTESIMO...
NUMERALI CARDINALI : indicano quantità precise.
ES: UNO, DUE, QUATTRO, MILLE.
INDEFINITI : indicano quantità generiche, non precise.
ES: POCO, MOLTO, TANTI, NESSUNO.
INTERROGATIVI : si usano per introdurre delle domande.
ES: "QUANTI anni hai?", "CHE cibo preferisci?"
ESCLAMATIVI : servono per introdurre un'esclamazione.
ES: "CHE meraviglia!", "QUAL buon vento!"
(Nota: aggettivi interrogativi ed esclamativi, sono identici, mutano solo nella funzione !)
FONTE: Il Quaderno delle Regole di Italiano di Milena Catucci, La Fabbrica dei Segni Editore.
IMPARA ANCORA RIPASSANDO I PRONOMI PERSONALI ITALIANI E IL VERBO ESSERE !