Grandi e anche piccole, in Europa e in giro per il mondo. Le città "smart" conquistano sempre più spazio e propongono al mondo intero un modo di stare assieme che può anche fare a meno di inquinare e soffocare. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco. Anche nel mondo ecologico il flop, il fallimento e l'insuccesso, sono dietro l'angolo. Scopri perché con le fotogallery di queste cinque città "green".
Cinque kmq di parchi pubblici per ogni abitante non bastavano a Melbourne. Così la città australiana ha avviato una vera “ristrutturazione verde” incoraggiando i cittadini a coltivare piante sui tetti e sulle pareti di casa. Questi cosiddetti “Green Roof”, che nel 2020 dovrebbero raggiungere il 40 per cento di copertura degli edifici, hanno richiamato già oltre 500 specie animali tra cui falene rare.
Con i suoi 60 mq di area verde per persona, la capitale della regione brasiliana del Paranà è considerata la città più green del Sudamerica. Il merito è dell’ingegnere-architetto Jaime Lerner che nel 1971, allora sindaco della città, iniziò a convertire le distese di cemento in viali alberati e parchi dove i bambini potessero giocare. E la cura dei prati? È affidata alle pecore. Più eco di così…
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In Islanda, un Paese dove il 90 per cento dell’energia primaria utilizzata viene da fonti rinnovabili è facile trovare soluzioni green anche in città. La capitale islandese Reykjavik (foto in alto), infatti, sfrutta l’energia dei fiumi e il calore del sottosuolo per alimentare le proprie case al 100 per 100 mentre per i trasporti punta tutto sull’idrogeno considerato da alcuni il futuro dell’energia.
Masdar city è stata pensata per essere una città del futuro, totalmente ecologica e autosufficiente, grazie all’energia del sole (oltre 87 mila pannelli solari) e del vento, senza una goccia di petrolio ma, contrariamente alle aspettative, il progetto ha fatto “flop”. Situata a 30 km da Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, Masdar city è costata circa 20 miliardi di dollari e doveva aprire le porte a 50 mila persone entro il 2015. Oggi, però, è ancora incompiuta e quasi disabitata. Un deserto nel deserto... per ora. Il motivo? Troppo cara e isolata da tutto.
Tendenze green: gli eco villaggi per un salto nel passato… o nel futuro
Non ci sono strade, né auto e ci si muove a piedi o in bici e talvolta persino in canoa come a Giethoorn, in Olanda, dove vivono 2.600 abitanti. Sono i cosiddetti eco-villaggi, ossia micro società ecosostenibili a impatto zero dove i cittadini collaborano come in una comunità utilizzando materiali locali e green per costruire e fonti rinnovabili per l’energia. Negli Stati Uniti ce ne sono circa 2.000, 250 tra Gran Bretagna e Irlanda e oltre 100 in Germania. In Italia il più grande è quello di Damanhur, in Piemonte, un curioso villaggio-comune nato nel 1975, che ospita oltre 1.000 persone e promuove spiritualità e sostenibilità.