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Le 8 donne più importanti della politica italiana (di ieri e di oggi)

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Nonostante le molte conquiste degli ultimi decenni, in politica le donne italiane hanno sempre fatto un po’ fatica a farsi strada. Alcune però sono davvero riuscite a lasciare il segno, diventando le prima a ricoprire ruoli decisivi per le sorti del nostro Paese

Quali sono le donne più importanti della politica italiana? Abbiamo selezionato le più famose, quelle che hanno lasciato il segno e che per prime hanno ricoperto cariche importanti in un mondo (ancora oggi) fortemente maschile.

Le otto donne più importanti della politica italiana

Nilde Iotti (1920-1999)

È stata forse "la più importante" tra le le donne più importanti della politica italiana. Dopo la laurea in lettere divenne insegnante, ma ben presto lasciò la professione per dedicarsi alla politica. Prese parte alla Resistenza contro il fascismo e fu molto attiva in varie battaglie per il riconoscimento dei diritti delle donne, fino a diventare presidente dell’Unione Donne Italiane.

Nel 1946 entrò nella Commissione dei 75 della Camera dei deputati, il gruppo incaricato della scrittura dei testi della Costituzione.

Dal 1948 al 1999 fu deputato alla Camera, e nel 1979 divenne la prima donna a ricoprire la carica di presidente della Camera e vi rimase per ben tre legislature, dal 1979 al 1992.

È stata il simbolo di una generazione di donne in lotta per l’emancipazione e per la rappresentanza femminile in politica, allora dominata esclusivamente da uomini.

donne (di ieri e di oggi) più importanti della politica italiana
Nilde Iotti è stata il simbolo di una generazione di donne in lotta per l’emancipazione e per la rappresentanza femminile in politica.
È stata la prima donna a ricoprire la carica di presidente della Camera.
Credits: Contrasto

Tina Anselmi (1927-2016)

Anche lei lasciò il suo posto da insegnante di scuola elementare per dedicarsi interamente alla politica, nelle fila della Democrazia Cristiana. La sua vita, però, era cambiata per sempre già molti anni prima: a 17 anni, mentre era a scuola, i nazifascisti costrinsero lei e i suoi compagni a vedere l’impiccagione di 30 prigionieri e così decise di prendere parte alla Resistenza per combattere il fascismo.

È stata deputata DC dal 1968 al 1992 e nel 1976 è diventata la prima donna ministro (del Lavoro) della storia della Repubblica. È stata anche due volte ministro della Sanità.

Come politica si è occupata soprattutto dei problemi delle donne: è sua la legge sulle pari opportunità, che è servita per avvicinare le donne alla parità di diritti nel mondo del lavoro.

donne (di ieri e di oggi) più importanti della politica italiana
Tina Anselmi è diventata la prima donna ministro (del Lavoro) della storia della Repubblica. È stata anche due volte ministro della Sanità. La più importante legge da lei promossa è stata quella sulle pari opportunità.
Credits: Contrasto

Lina Merlin (1887-1979)

È stata partigiana, attivista antifascista, sostenitrice dei diritti delle donne e anche prima senatrice italiana. Si laureò in letteratura francese ed è poi diventata maestra. Fondò i Gruppi per la difesa della donna e per l’assistenza ai volontari della libertà, che coinvolsero circa 60mila donne e che divennero l’Unione Donne Italiane. Ha partecipato ai lavori per la scrittura della Costituzione: fu lei a chiedere di introdurre all’articolo 3 la frase «senza distinzione di sesso».

L’impegno politico di Lina Merlin ha portato all’abolizione della prostituzione, l’eliminazione delle disparità tra figli adottivi e figli propri e l’abolizione della “clausola di nubilato”, che nei contratti di lavoro imponeva il licenziamento alle lavoratrici che si sposavano.

donne (di ieri e di oggi) più importanti della politica italiana
Deputata socialista, Lina Merlin ha partecipato ai lavori per la scrittura della Costituzione: fu lei a chiedere di introdurre all’articolo 3 la frase «senza distinzione di sesso».
Credits: Contrasto

Emma Bonino (1948)

È una delle donne italiane più famose al mondo grazie al suo impegno per la pace, per i diritti umani, delle donne e per l’autodeterminazione dei popoli. Ha avuto un ruolo fondamentale in varie associazioni per il disarmo, contro la pena di morte (su questo tema è stata delegata per l'Italia all’Onu) e contro la fame nel mondo. È stata eletta deputato a soli 28 anni con il Partito Radicale ed è rimasta a lungo alla Camera nel corso degli anni ’70 e ’80.

È stata commissario europeo dal 1995 al 1999, nel 2006 ministro del Commercio internazionale e delle politiche europee, e dal 2008 al 2013 vicepresidente del Senato.

Nel 2013 il presidente del Consiglio Enrico Letta l’ha chiamata come ministro degli Esteri, incarico che ha ricoperto fino a febbraio 2014. Nel 2011 la rivista statunitense Newsweek la inserì nell'elenco delle "150 donne che muovono il mondo”.

donne (di ieri e di oggi) più importanti della politica italiana
Emma Bonino è una delle donne italiane più famose al mondo grazie al suo impegno per la pace, per i diritti umani, delle donne e per l’autodeterminazione dei popoli. È stata ministro degli Esteri dal 2013 al 2014.
Credits: Contrasto

Rosy Bindi (1951)

È stata a lungo ricercatrice universitaria in diritto amministrativo e attivista dell’Azione cattolica prima di entrare in politica, iscrivendosi alla Democrazia Cristiana, nel 1989. Nello stesso anno è stata eletta al parlamento europeo.

Dal 1996 al 2000 è stata ministro della Sanità e dal 2006 al 2008 ministro per le Politiche della famiglia. Nel 2008 viene nominata vicepresidente della Camera dei deputati. Da sempre favorevole alla formazione di un nuovo partito unitario del centro sinistra, è tra le più convinte promotrici della nascita del Partito Democratico, del quale diviene presidente nel 2009.

Il suo nome è legato al disegno di legge sui DICO, scritto con l’obiettivo di garantire diritti e doveri dai conviventi non sposati. Per questo progetto ha ricevuto molte critiche dal mondo cattolico.

donne (di ieri e di oggi) più importanti della politica italiana
Rosy Bindi è stata tra i fondatori del Partito Democratico. Il suo nome è legato al disegno di legge sui DICO, scritto con l’obiettivo di garantire diritti e doveri ai conviventi non sposati.
Credits: Contrasto

Maria Elisabetta Alberti Casellati (1946)

Figlia di un partigiano che combatté durante la Resistenza, Maria Elisabetta Casellati è stata avvocato e ricercatrice universitaria prima di darsi alla politica nel 1994, candidandosi con Forza Italia.

Da quell'anno Casellatti iniziò il proprio percorso politico come senatrice della Repubblica italiana, sostenendo in prima persona molte posizioni conservatrici sia in campo economico che nell'ambito dei diritti civili. Nel marzo 2018 è stata la prima donna ad assumere la carica di Presidente del Senato, formalmente la seconda più importante del Paese, dopo quella del Presidente della Repubblica.

donne (di ieri e di oggi) più importanti della politica italiana
Maria Elisabetta Alberti Casellati è stata una veterana della politica italiana, nonché la prima eletta a diventare Presidente del Senato.
Credits: Getty Images

Virgina Raggi (1978)

Con 770.500 voti raccolti nel 2016, non solo è stata il sindaco più votato della storia di Roma, ma anche il primo sindaco donna della capitale. Raggi apparteneva (e appartiene) al Movimento Cinque Stelle, il partito fondato da Beppe Grillo che prima del 2016 non aveva ancora mai vinto le elezioni in una grande città. Nella precedente legislatura era stata consigliere comunale.

Prima di laurearsi in Giurisprudenza, Raggi è stata anche baby sitter, cameriera e assistente volontaria nei canili. Nella sua campagna elettorale promise di riportare la legalità a Roma, investendo nella trasparenza dell’amministrazione, nell’efficienza del trasporto pubblico, nelle pari opportunità e nella difesa dell’ambiente. Nel 2021 però, i suoi concittadini non le hanno rinnovato la fiducia, eleggendo Roberto Gualtieri.

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Virginia Raggi è stata il primo sindaco donna della capitale d'Italia.
Credits: Contrasto

Giorgia Meloni (1977)

Da giovane rampante della politica a leader di un partito che aspira a governare l'Italia. Giorgia Meloni è stata appassionata di politica fin da giovanissima, aderendo già a 15 anni al fronte giovanile del Movimento Sociale Italiano (MSI) il partito fondato da Giorgio Almirante e molto vicino agli ambienti della destra radicale.

Dopo il diploma Meloni decide di dedicarsi a tempo pieno alla vita politica romana, partecipando attivamente alle vicissitudini prima del già citato MSI e poi di Alleanza Nazionale, il partito nato proprio dalle ceneri del movimento sociale post-fascista. Entrata nel consiglio comunale romano nel 1998, diventa Ministro della Gioventù nel 2008, sotto il quarto governo guidato da Silvio Berlusconi. Nel 2012, dopo un'iniziale adesione al Popolo delle Libertà, insieme Guido Crosetto e Ignazio La Russa fonda Fratelli d'Italia, diventandone in breve tempo il leader più rappresentativo e portando il partito ad un rapido aumento del consenso.

Le 8 donne (di ieri e di oggi) più importanti della politica italiana

Alle porte delle elezioni di settembre 2022, solo le cariche di Presidente del Consiglio e Presidente della Repubblica non sono mai state ricoperte da una donna. Cosa ci riserverà il futuro?

*fonti: Enciclopedia Treccani e Corriere della Sera

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