Ci sono luoghi in Italia poco conosciuti che varrebbe la pena di visitare. Per esempio la casa natale di Leonardo da Vinci
Bisogna proprio andare a Recanati, in provincia di Macerata, per capire un po' di più la vita e le opere del poeta Giacomo Leopardi. Basta entrare nella sua biblioteca per comprendere quel “sudate carte” della poesia dedicata a Teresa Fattorini (“Silvia” nella poesia sotto), figlia di un dipendente della famiglia Leopardi.
Silvia, rimembri ancora
Quel tempo della tua vita mortale,
Quando beltà splendea
Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
E tu, lieta e pensosa, il limitare
Di gioventù salivi?
Dallo studio del giovane Giacomo c’è la finestra che si affaccia sulla casa di Silvia. Durante le ore di studio, attratto dal canto della giovinetta occupata al telaio nella casupola di fronte alla biblioteca, di tanto in tanto si metteva alle finestre per ascoltarla e guardarla.
Oggi potete fare lo stesso gesto immaginando gli occhi del poeta.
Sicuramente se siete già alle “medie” vi sarà capitato di leggere Rosso malpelo. A scrivere questa novella è stato un uomo con dei curiosi baffi che ha vissuto a Catania: Giovanni Verga. Oggi dopo oltre un secolo dalla sua morte la sua casa è ancora visitabile.
Per trovarla bisogna lasciare alle spalle la piazza del Duomo della città siciliana e trovare via San’Anna. Al civico 8, in un portoncino anonimo, una volta entrati si salgono delle scale e al primo piano si entra nella casa della famiglia Verga: un vero e proprio museo letterario.
In quelle stanze oltre ai suoi libri c’è ancora il suo letto e gli oggetti che usava lo scrittore. Un salto nel tempo che vale la pena di fare.
Conoscete L’ultima cena dipinta a Milano e la “Gioconda” che si trova al museo Louvre a Parigi. Ma da dove viene il genio di Leonardo?
Per saperlo bisogna andare in Toscana e sulla strada che collega Firenze e Pisa fare una breve deviazione verso Vinci dove nel castello dei Conti Guidi potete vedere le macchine che l’ingegnere e lo scienziato italiano aveva inventato. Non molto lontano da Vinci vale la pena fare una tappa ad Anchiano dove ancora si può vedere la casa natale del celebre artista.
Se volete scoprire un luogo che vi porta a casa di una famiglia ebraica di stampatori dovete andare a Soncino, in un borgo medioevale in provincia di Cremona. Lì nel 1488 fu stampata nella tipografia dei “Soncino”, unici stampatori ebrei in attività in Italia dall’ultimo decennio del Quattrocento al primo quarto del Cinquecento, la prima Bibbia completa di segni vocalici in ebraico. Gershom Soncino, cugino di Giosuè, fu inoltre l’unico tipografo ebreo di quell’epoca a stampare con mezzi propri.
Un conto è studiarla sul libro, un altro è vederla. Se poi a spiegarcela è un alpinista come Reinhold Messner, il primo uomo a scalare l'Everest senza l'ausilio di ossigeno supplementare, è tutto più facile. Messner in sei località straordinarie del Sudtirolo e del Bellunese ha realizzato dei musei in cui incontrare la montagna, la gente di montagna e anche noi stessi.
Uno di questi è un viaggio nell’avventura: dedicato al tema del ghiaccio e allestito in una moderna struttura sotterranea, il museo è situato a Solda, a 1900 metri di quota, ai piedi dalla vedretta dell'Ortles, che la famosa carta del Tirolo disegnata nel 1774 da Peter Anich indicava come la “Fine del mondo”. Qui incontriamo il terrore del ghiaccio e dell'oscurità, i miti dell'uomo delle nevi e del leone delle nevi, il white out e il terzo polo, in un viaggio attraverso due secoli di storia degli attrezzi da ghiaccio, dello sci, dell'arrampicata su ghiaccio e delle spedizioni ai poli.
Il libro di geografia di quarta ci spiega com’è fatto il cratere, il camino, la colata lavica ma vederlo di persona, osservare i colori di quelle pietre brune, verdastre, marroni e il cambiamento del paesaggio pian piano che si sale è tutta un’altra cosa.
Uno dei vulcani più interessanti da visitare è il Vesuvio. Affacciarsi sull’orlo è un’esperienza da brividi. Le sue altissime pareti interne sono impressionanti. Minerali e licheni donano alla roccia mille forme e colori. In qualche punto si alzano le fumarole, ovvero flebili respiri del magma terrestre.
A tratti sembra di attraversare un paesaggio lunare o di un pianeta ai primordi della vita. Per i più curiosi, con le guide vulcanologiche presenti sul posto è possibile scoprire la storia e i segni delle eruzioni, l’evoluzione degli studi sull’attività del vulcano e le sue peculiarità rispetto ad altri.
Un altra gita spettacolare che potete fare è sull'Etna.
Se volete entrare in un grande foresta tropicale, per vedere finalmente come sono fatte le farfalle provenienti da diverse parti del mondo, conoscendo da vicino il ciclo di vita di un insetto, le caratteristiche e le peculiarità potete fare una tappa alla “Casa delle farfalle”a Milano Marittima.
È un ambiente unico, dove le farfalle nascono, vivono e volano liberamente, posandosi sui fiori, attirate soprattutto dagli aromi e dai colori dei visitatori. Si riesce a osservarle da vicino, sui fiori o sulle grandi foglie di ficus, banani e altri arbusti. L’ecosistema è completato da chiocciole giganti, piante carnivore e fiori esotici. Accanto alla serra si trova la Casa degli Insetti, un padiglione dedicato al mondo degli invertebrati creato per offrire ai visitatori un contatto ravvicinato con questi misteriosi animali. Al suo interno si possono ammirare dal vivo grilli, mantidi, insetti stecco, api, coleotteri e altri stravaganti insetti.
Questa è una tappa per i più coraggiosi! Nessuna paura ma serve un po’ d’immaginazione per andare nel più antico teatro anatomico al mondo a Padova. Qui veniva studiato il corpo dei cadaveri. Per arrivare in questo posto misterioso bisogna andare al Palazzo del Bo dell'Università degli Studi di Padova.
Si entra in pochissimi e la sua struttura è già molto interessante: a forma di cono rovesciato è di pianta ellittica e disposto in sei scaglioni paralleli. Più facile da vedere che da spiegare.
Prima dell'inizio della lezione il cadavere era coperto da un panno funebre e aveva il capo avvolto da un velo nero. Entrato il professore, un servente scopriva il cadavere e poneva alle due estremità del tavolo due candelabri con tre candele, mentre tutto il resto rimaneva al buio.
Per rendere l’atmosfera meno cupa, per quanto possibile, era frequente accompagnare la lezione con l’esecuzione di musiche dal vivo. Oggi potete vedere ancora il tavolo dove venivano studiati i corpi.
Forse li avrete costruiti anche voi nelle ore di educazione artistica o magari qualche volta avete assistito ad uno spettacolo a scuola.
In Sicilia, a Siracusa, c’è un luogo magico dove potete capire il mestiere del burattinaio e entrare in un universo che vi farà sognare.
Sull’isola di Ortigia, in via della Giudecca, al civico 22, c’è questo luogo dove potete incontrare le marionette ma non solo: potrete vedere anche come vengono realizzate, toccare con mano i pezzi di legno, osservare il lavoro del burattinaio e partecipare a una rappresentazione teatrale.