Tra qualche anno, con l'avvento della LIM (lavagna interattiva multimediale) forse nelle aule non ci saranno più le lavagne di... Lavagna! Eh già, perché la lavagna per eccellenza, quella tutta nera, era una lastra di ardesia su cui si scriveva con il gesso.
Negli anni poi anche questo strumento si è evoluto e nelle scuole le lavagne sono prima diventate verdi, per poi essere soppiantate dalle più tecnologiche LIM interattive.
PERCHÈ SI CHIAMA COSÌ?
Il nome deriva dal tipo di ardesia utilizzato, conosciuto anche come pietra di Lavagna, la località ligure della Riviera di Levante all'interno dell'area metropolitana di Genova in cui veniva estratta questa roccia.
DA QUANDO SI USA?
Secondo alcune fonti americane, ad inventare la lavagna come supporto all'insegnamento per in modo da far leggere ad un gran numero di persone ciò che si è scritto fu il reverendo Samuel Read Hall, predicatore del New Hampshire che dedicò la sua vita al miglioramento dei metodi educativi per i giovani studenti.
Samuel Read Hall infatti era convinto della necessità di aggiornare il sistema scolastico dei tempi, poco accessibile alla popolazione, appesantito da pratiche antiquate, materie poco utili (per l'educatore, ad esempio, era fondamentale partire dalla conoscenza geografica del proprio territorio per poi ampliare mano a mano il respiro degli argomenti trattati) e docenti impreparati.
Fu proprio nel corso della sua piccola "rivoluzione" che Read Hall, che voleva portare a scuola un numero sempre maggiore di ragazzi, si accorse che l'aumento di studenti in classe necessitava di un modo per consentire a tutti di seguire al meglio le lezioni.
Introdusse così l'abitudine di scrivere con un gesso su un grosso blocco di ardesia nera, consentendo anche agli alunni seduti in fondo alla stanza di leggere ciò che l'insegnante stava scrivendo: era nata la lavagna!