Il magistrato è un funzionario pubblico che amministra la giustizia in nome dello Stato e secondo le prescrizioni della legge. È responsabile dell’applicazione del diritto nel rispetto dei principi di equità e giustizia. Se ad esempio qualcuno dopo aver fatto un lavoro non viene pagato, o se davanti a un omicidio bisogna scoprire chi è l’assassino, è il magistrato - dopo le indagini e il processo - quello che decide chi è il colpevole e qual è la sanzione o la pena da attribuirgli.
Come puoi capire, è un mestiere che comporta grandi responsabilità e che quindi prevede un corso di studi, una pratica e un concorso da superare.
Innanzitutto bisogna distinguere due categorie di magistrati: gli onorari e i togati. Dei primi fanno parte il GUP (Giudice per le udienze preliminari), che davanti a una notizia di reato decide per il rinvio a giudizio (se iniziare o no un processo); e il Giudice di Pace, che si occupa dei reati meno gravi, quelli per cui la sanzione è solo una multa.
Dei togati fanno parte invece il Pubblico Ministero (PM), che è il responsabile dell’esercizio dell’azione penale e in caso di notizia di reato rappresenta l’accusa, e il GIP (Giudice per le indagini preliminari).
I requisiti fondamentali
Ogni anno il Ministero della Giustizia indice un concorso pubblico in magistratura, man per accedervi sono necessari alcuni requisiti:
L’esame
L’esame del concorso è diviso in una prova scritta e una orale. Lo scritto consiste nello svolgimento di tre temi, con argomenti sul diritto civile, sul diritto penale e sul diritto amministrativo.
Gli argomenti della prova orale sono i seguenti:
I vincitori del concorso vengono nominati magistrato ordinario e devono svolgere un tirocinio di 18 mesi che prevede la frequenza di corsi di
approfondimento teorico-pratico presso la Scuola superiore della magistratura e sessioni di pratica in uffici giudiziari.
Al termine del tirocinio, per i primi quattro anni i novelli magistrati non possono svolgere le funzioni di GIP e GUP.
Non c’è dubbio che quello di magistrato sia un mestiere affascinante e anche molto ben retribuito. Però occorre maturare fin da giovani un senso di responsabilità e di giustizia e soprattutto studiare moltissimo!
Fonte: Ministero della Giustizia e Consiglio superiore dalla Magistratura