La legge sulla Buona Scuola approvata dal governo Renzi a luglio 2015 ha cambiato le modalità per diventare insegnanti e alcuni dettagli devono essere ancor chiariti, in ogni caso si tratta di un percorso lungo e complesso. Come base di partenza occorrono due titoli: l’accesso all’insegnamento e l’abilitazione all’insegnamento.
Si può insegnare anche con il solo titolo di accesso all’insegnamento, ma si ha accesso solo agli incarichi di supplenza (per sostituire un professore assente) a tempo determinato. Si viene inseriti in graduatorie chiamate di III fascia di Circolo o d’Istituto, che hanno durata triennale.
Con il titolo di abilitazione all’insegnamento, invece, si accede alle graduatorie provinciali o a quelle scaturite da un concorso pubblico, dalle quali ogni anno, in una proporzione 50% e 50% vengono convocati i docenti per l’assunzione a tempo indeterminato.
Titoli di accesso
I titoli di accesso all'insegnamento cambiano a seconda del tipo di scuola in cui si vuole insegnare.
Per la scuola dell'infanzia e primaria:
Chi si è diplomato dopo il 2002, oltre al diploma ha bisogno della laurea ed è obbligato a frequentare un tirocinio di 600 ore (pari a 24 crediti) da svolgere durante l’anno accademico. Il tirocinio può essere diretto (se svolto nelle scuole convenzionate, in affiancamento agli insegnanti, o indiretto (se svolto all’università, con laboratori e corsi e sotto la guida di un tutor).
Per la scuola secondaria di I e II grado invece occorrono:
Abilitazione
L’abilitazione all’insegnamento (detta anche TFA - tirocinio formativo attivo) prevede un corso di formazione a numero chiuso (con test di accesso) e ogni anno vengono stabiliti per ogni regione i posti disponibili per ciascuna classe di concorso.
Il tirocinio dura un anno e consiste in 1500 ore di aula per il conseguimento di 60 crediti formativi complessivi nelle varie materie di ogni classe di concorso, e cioè la materia o il gruppo di materie per le quali chiediamo l’abilitazione.
Per ottenere i 60 crediti bisogna studiare e superare prove in materie comuni a tutti gli insegnanti e necessarie per imparare le teorie e le tecniche di base della professione, come didattica e pedagogia; discipline di insegnamento delle classi di concorso con laboratori su come vanno trattate le materie che abbiamo scelto di insegnare; e infine 475 ore di tirocinio nelle scuole, affiancati da un insegnante. Alla fine del corso si svolge l'esame di abilitazione all’insegnamento.
Il concorso
L’abilitazione, però non significa avere un posto di lavoro assicurato. Dopo bisogna comunque partecipare a un concorso, con prove sono diverse a seconda se si accede alla scuola primaria e dell’infanzia o alla scuola secondaria.
Concorso scuola primaria e dell’infanzia:
Concorso scuola secondaria:
Dopo il concorso
I vincitori del concorso avranno un contratto retribuito a tempo indeterminato della durata di 3 anni, ma dovranno completare un percorso specifico di formazione e apprendistato così suddiviso: