Molti intellettuali, filosofi, sociologi ed economisti hanno tentato di dare una definizione completa e soprattutto imparziale di capitalismo. E oggi ci proviamo noi!
Sì, perché il capitalismo, oltre a riguardare l’economia è un fenomeno che riguarda il nostro modo di vivere e di comprare tutto quello che ci piace!
LA DEFINIZIONE
Il capitalismo si può riferire a una serie di attività il cui scopo è la creazione di un profitto, chiamato appunto “capitale”. Il ricavato di questa attività, oltre a essere utilizzato come ricchezza personale, può essere speso nuovamente per migliorare l’attività produttiva e ottenere così altri profitti.
Ammesso che questa possa essere la definizione di capitalismo, ecco che per risalire alle origini di questo fenomeno dovremmo prendere proprio una macchina del tempo. Molti studiosi, infatti, inquadrano il capitalismo a partire dallo sviluppo dell’agricoltura nella Mezzaluna Fertile; altri invece alla prima rivoluzione industriale dell’800. Altri, invece, ritengono che il capitalismo sia nato grazie alla riforma protestante di Lutero e Calvino del VI secolo.
Uno dei principi del protestantesimo, era proprio quello dare valore etico e morale alla crescita economica e commerciale. Un modo “terreno” per poter guadagnare la benevolenza nei confronti di Dio.
IL CAPITALISMO E...
Nel corso della storia, molti pensatori hanno cercato di formulare delle alternative al capitalismo. Si tratta delle cosiddette “utopie” e cioè delle forme economiche ideali basate sull'assenza di proprietà privata e sulla condivisione dei beni e dei servizi. Il comunismo è ritenuta da molti come una di queste utopie.
Ma nonostante il carattere teorico è proprio grazie a queste utopie che i lavoratori hanno posto le basi per le organizzazioni di tutela: i sindacati.
CHE COSA SONO I SINDACATI?
Nati a cavallo della rivoluzione industriale, i sindacati si sono sviluppati grazie ai primi scioperi e movimenti di protesta contro le difficili condizioni di lavoro degli operai. Ad oggi, i compiti più importanti dei sindacati sono essenzialmente tre: la contrattazione delle condizioni e dei contratti di lavoro, l'assistenza all'interno dell'ambiente di lavoro e la tutela dei lavoratori e delle loro famiglie attraverso i servizi delle istituzioni pubbliche.
LA MANO INVISIBILE
Sembra il titolo di un film, vero? Magari proprio di uno di quei film dell'horror che ci fanno saltare sulla sedia al cinema! E invece la "mano invisibile" è una delle prime teorie che riguardano il capitalismo libero. Formulata dal filosofo Adam Smith nel ‘700, la mano invisibile è una metafora che spiega come la ricerca del bene individuale porti inevitabilmente al benessere dell’intera società.
Questo principio sanciva di fatto la volontà di mantenere svincolate le attività commerciali da qualsiasi tipo di controllo da parte di enti esterni, come per esempio lo Stato. Tuttavia, nel corso della storia con i crolli di Wall Street nel venerdì nero del 1929 e del 2008, il dibattito sull'intervento delle istituzioni statali è diventato sempre più acceso.
THINK GLOBAL!
Uno dei fenomeni spesso associati al capitalismo è la globalizzazione. Questo termine si riferisce a una nuova forma di relazione tra le aziende e i sistemi economici dei diversi Paesi del mondo.
I nuovi mezzi di comunicazione e la presenza in più Paesi di sempre più aziende – dette appunto multinazionali – hanno fatto sì che più mercati iniziassero ad interagire tra loro dando vita appunto a questo nuovo modo di intendere l’economia.
Fonti: Treccani; Legambiente