Basta il nome, Picasso per immaginare le sue opere: volti e animali un po’ strani poco somiglianti alla realtà ma completi di ogni profilo; rettangoli, quadrati, parallelepipedi che formano musicisti e poi quelle colombe di pace disegnate con dolci linee e colori. Pablo Picasso è uno degli artisti più famosi al mondo.
Chi era Picasso?
Pablo è nato a Malaga (Spagna) nel 1881. Fin da piccolo ha mostrato grande interesse e talento per il disegno. Si racconta persino che la sua prima parola non sia stata “mamma” o “papà” ma “piz” da lapiz che in spagnolo significa matita. Suo padre, professore alle Belle Arti, ci teneva moltissimo alla formazione artistica del figlio e una volta riconosciuto il talento di Pablo lo ha incoraggiato e aiutato a proseguire nella direzione artistica. A 19 anni Picasso era già un pittore piuttosto noto.
Dalla Spagna, poco più che ventenne si era trasferito a Parigi dove aveva incontrato Braque, un altro pittore con il quale avevano deciso di scomporre e frammentare la realtà rappresentata per poi ricomporla: un nuovo modo di dipingere, chiamato Cubismo. A Parigi si è anche innamorato di una ballerina russa, Ol'ga Khochlova, con la quale si è sposato il 17 luglio 1918 e con la quale nel febbraio 1921 ha avuto un figlio maschio: Paulo. Tornato in Spagna nel 1934 è riuscito a fuggire dalla guerra civile ritornando in Francia. Picasso ha dipinto fino alla fine della sua vita nel 1973 a Mougins.
Tutte le sue opere appartengono a momenti particolari: il periodo giovanile e poi quello blu, rosa, l’epoca negra e il famoso cubismo.
Per capire osservate uno delle sue più famose opere: Ritratto di Dora Maar (che oggi si trova al Museo Picasso a Parigi). Quando si disegna una figura umana frontalmente, si rappresenta un’immagine incompleta. La stessa cosa quando si disegna un oggetto. Picasso, invece, immagina di far ruotare tra le mani l’oggetto da rappresentare o, se si tratta di una figura umana, di girargli attorno. Nel Ritratto di Dora Maar Picasso dipinge la sua modella da due punti di vista: sia di fronte che di profilo. Il risultato è un’immagine un po’ equivoca ma completa.
Il nome di Picasso è senz’altro legato a quest’opera: Guernica che è il nome di una cittadina basca bombardata dai tedeschi il 26 aprile 1937. Quel lunedì a Guernica era giorno di mercato e la gente era arrivata dai paesini intorno a comprare polli, verdura, bestie. Al primo aereo, un toro impazzito, era fuggito e le persone in panico si erano precipitate nelle case per cercare riparo. Piovevano bombe. I tetti crollavano. Gli incendi si propagavano. Sono morte tantissime persone.
Il primo maggio Picasso scopre tutto ciò sul giornale e il giorno stesso decide di iniziare questa tela di sette metri che rappresenta tutto l’orrore della guerra. Il dipinto è ambientato in una casa appena sventrata da un bombardamento. Il lampadario viene rappresentato come una bomba in piena esplosione e i personaggi, persone e animali, accomunati dalla disperazione, vengono dipinti mentre emettono urla strazianti che sembrano scuotere la tela. È un’opera che non racconta solo del dolore del popolo basco ma quello di ogni conflitto. Oggi quest’opera si trova al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid.
Alla fine della guerra gli amici di Picasso gli chiedono disegni che simboleggiano la pace. Nel 1949, Pablo, disegna una colomba per il Congresso mondiale dei fautori della pace che si tiene a Parigi. In quell’anno nasce la sua quarta figlia che chiama Paloma come quelle colombe.
Picasso amava creare opere d’arte utilizzando ritagli di giornali e riviste. Prendete dei quotidiani o dei settimanali e ritagliateli, magari con delle forme geometriche. Con le immagini ritagliate provate a creare dei ritratti, dei paesaggi o anche delle scene astratte divertendovi a interpretarle tra di voi.
Pensate ad un evento tragico che avete vissuto (La pandemia; la guerra tra Russia e Ucraina; un terremoto; un’alluvione) e provate a rappresentarlo con un disegno e dei colori proprio come ha fatto Picasso con “Guernica”
Se volete vedere dal “vivo” le opere di Picasso c’è una splendida mostra a Milano aperta dal 22 febbraio al 30 giugno 2024 al Mudec, il Museo delle Culture in via Tortona.
Per approfondire (Fonti)
“E Picasso dipinge Guernica” – Ippocampo Ragazzi
“Le vite dei grandi artisti” di Stefano Zuffi e Chiara Savino – 24OreCultura