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FocusJunior.itScuolaStoriaA spasso nel tempo: 24 ore con i gladiatori. Come vivevano questi combattenti?

A spasso nel tempo: 24 ore con i gladiatori. Come vivevano questi combattenti?

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A spasso nel tempo: 24 ore con i gladiatori. Come vivevano questi combattenti?
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Quando un prof ti chiama per l'interrogazione, ti senti come uno dei gladiatori nell'arena? Anche loro andavano a scuola e dovevano affrontare molte sfide. In quel caso però combattevano per la vita.

I gladiatori, come probabilmente ben saprai, erano guerrieri che inscenavano combattimenti in luoghi pubblici, di solito arene, per intrattenere il pubblico. Stiamo parlando dell'epoca degli antichi romani e di uomini diventati schiavi e costretti a prestarsi come oggetto di spettacolo. Si chiamavano così per richiamare il gladius, ovvero quella spada corta a forma di coltello, che costituiva la loro arma principale.

A scuola come i gladiatori

Oh no, guarda: la prof di mate ha già deciso, oggi interrogazione. Chiama te e il primo della classe, quello spocchioso con un gran casco di capelli. I tuoi compagni sospirano di sollievo, vi guardano attraversare l’aula e affrontarvi, una domanda dopo l’altra. E alla fine arriva il momento del giudizio, chi se l’è cavata?

Sembra di stare nell’arena dei gladiatori! Anche loro affrontavano sfide sotto gli occhi del pubblico, l’uno contro l’altro, e l’imperatore decideva chi avrebbe vinto e chi perso.

I tipi di gladiatori

I gladiatori erano di molti tipi, proprio come sono molti e diversi i tuoi compagni.

Se nella tua classe hai la secchiona e il prepotente, quello velocissimo a rispondere e quella che invece intercetta sempre gli appunti, nell’arena c’era il gladiatore protetto da un grande scudo e quello tanto bravo da usare due spade insieme, potevi trovare quello pericolosissimo che ti catturava con una rete e ti infilzava con un tridente e il suo nemico, con una lama su un braccio e una spada nell’altra mano.

Così come tu segui le lezioni e ti prepari con i compiti in attesa dell’interrogazione, così vivevano i gladiatori. Tra loro e te c’è una certa differenza, ovvio: il peggio che può succederti è affrontare lo sguardo arrabbiato dei tuoi genitori dopo un brutto voto, mentre i guerrieri dell'arena rischiavano la morte.

Le armi dei gladiatori

Ciascun gladiatore sceglieva l'arma che preferiva, ma di solito erano attrezzati più o meno in questo modo:

  • Braccio corazzato: aveva un’armatura leggera: schinieri per le gambe e maniche imbottite oppure con frange di cuoio.
  • L'elmo: aveva elmi di varie misure e tipi di corazzatura. Alcuni con grandi visiere, altri con i soli fori per gli occhi.
  • Il fisico: secondo alcuni studi recenti, il gladiatore non era un colosso. La dieta ricca di cereali e carboidrati gli dava uno strato di grasso utile per resistere ai colpi.
  • Le armi: poteva combattere con due armi, ma spesso ne aveva una sola, per esempio un tridente o una spada ricurva, studiata per aggirare lo scudo del nemico.
  • Lo scudo: si difendeva con un piccolo scudo, tondo o quadrato, o con uno grande come quello dei legionari.

La scuola per gladiatori

I gladiatori vivevano nella loro scuola, il Ludus Gladiatorum, come studenti in un collegio. Si alzavano presto, chi voleva pregava, facevano colazione e via, ad allenarsi con armi di legno e spade spuntate.

Pranzavano con una dieta soprattutto vegetariana a base di legumi, ortaggi, pane e focacce di orzo condite con miele e fichi. Poi, un po’ di riposo e altri addestramenti. La sera combattevano con armi vere, a volte sotto gli occhi di patrizi e compratori (come i calciatori di oggi che vengono venduti da una squadra all’altra).

Si lavavano in grandi vasche, ricevevano massaggi e cure come atleti moderni e spalmavano olii e unguenti sui muscoli doloranti, che poi rimuovevano con un ferro ricurvo chiamato strigile. E si allenavano in modo diverso, a seconda della loro specializzazione: alcuni si addestravano con la spada, altri a reggere il peso di un grande scudo e un elmo di bronzo, altri ancora con la rete e il tridente.

E tutto per la loro grande prova: dimostrare il proprio valore nell’arena, di fronte all’imperatore, al popolo, ai patrizi e ai senatori. Spada contro scudo, tridente contro lama ricurva, coraggio e valore contro forza e abilità.

In fondo sono le stesse doti che serviranno a te per superare questo nuovo anno scolastico... Ma, ogni volta che ti sembrerà troppo difficile, pensa che poteva andarti molto peggio: potevi nascere gladiatore!

Sette secoli di giochi

I primi combattimenti tra gladiatori avvennero a Roma nel III secolo a.C., come intrattenimento durante i funerali. Da allora si svolsero per quasi settecento anni, fino al 404, nelle più importanti arene e anche al Colosseo, che allora era noto come Anfiteatro Flavio.

Non tutti i gladiatori erano schiavi: alcuni erano prigionieri di guerra, altri ex legionari che volevano guadagnare. I vincitori degli scontri, infatti, oltre a un ramo di palma, simbolo del trionfo, e a una corona, avevano in premio una grossa somma di denaro.

Spartaco, il gladiatore più famoso

Con il nome di Spartaco si identifica un gladiatore di origine trace che guidò la Terza guerra servile (73-71 a.C.), una violenta insurrezione degli schiavi. Dopo aver spinto i suoi compagni gladiatori a ribellarsi, liberò migliaia di schiavi e li addestrò, affrontando con successo le legioni di Crasso e Pompeo. Tradito dai pirati cilici, con cui si era accordato per essere portato in Sicilia con i suoi, si ritrovò assediato in Calabria prima di venire sconfitto nella Battaglia del fiume Sele, in Campania.

FONTI: RerumRomanarum.com; Gladiatori (Franco Cosimo Panini); Gladiators 4th-1st century BC (Osprey Publishing); Gladiators 100 BC-AD 200 (Osprey Publishing);