In una grotta in Sudafrica , un team di ricercatori ha trovato numerosi resti di quella che potrebbe essere una nuova specie umana . Una scoperta davvero eccezionale, anzi importantissima! Questa nuova specie è stata chiamata Homo naledi (che in lingua locale significa stella ) perché la camera della grotta dove sono stati trovati i resti (è profonda 40 metri! ) si chiama delle stelle. Le ossa rinvenute appartengono a una quindicina di esemplari: uomini, donne, bambini , vissuti forse oltre due milioni e mezzo di anni fa , agli albori delle prime specie ominidi (la datazione esatta è ancora incerta e difficile da definire). La grande novità, il fattore che rende naledi unico e importantissimo per la paleoantropologia è la sua struttura fisica, del tutto nuova rispetto ad altri ritrovamenti a lui contemporanei.
L'eccezionalità di naledi è che la sua struttura rappresenta un vero mix tra un uomo primitivo, una scimmia e un uomo moderno . Ha infatti una testa da scimpanzé, però con denti e mascelle umane , un corpo snello e agile con spalle curve da australopiteco ma mani quasi umane, adatte ad arrampicarsi e - sentite questa! - piedi decisamente moderni nella loro conformazione, tanto da renderli quasi indistinguibili da un moderno piede umano, posti alla fine di due gambe lunghe per camminare in posizione eretta.
Ma c'è di più: nella grotta, oltre ai resti umani dei n aledi , non sono stati rinvenuti fossili di alcun animale . I ricercatori pensano quindi che i naledi non vi abitassero, ma che avessero messo volontariamente quei corpi in quel sito (tra l'altro oggi difficilmente accessibile), come per una specie di rito di sepoltura. Sembrerebbe così che questi nostri nuovi pro-pro-progenitori avessero già il culto dei morti che, tradizionalmente, si ritiene sia invece apparso molto più avanti, con l'avvento addirittura dell' Homo sapiens !
Foto: Lee R Berger et al, eLife
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