I primi risultati sono già arrivati, ma la fine dell'esperimento è ancora molto lontana. Già perché lo studio condotto da un gruppo di ricercatori provenienti da Germania, Scozia e Stati Uniti ha una durata di 500 anni!
A COSA SERVE?
Obiettivo dell'ambiziosa ricerca è scoprire quanto possono sopravvivere i batteri in isolamento, per la precisione spore di Bacillus subtilis e le cellule disidratate di Chroococcidiopsis, sigillate in 800 fiale e controllate ad intervalli regolari. In questo modo gli scienziati sperano di scoprire il segreto della longevità di questi microrganismi che in tre miliardi di anni hanno colonizzato l'intero pianeta.
L'esperimento è cominciato nel 2014 e a dicembre il team coordinato da Ralf Moeller ha pubblicato i primi, incoraggianti risultati su Plos One. I batteri infatti godono ancora di buona salute e non hanno riportato diminuzioni nei principali parametri vitali.
La sfida però è basata sul lungo periodo: il DNA dei batteri si modificherà? Qualche organismo morirà per far sopravvivere il più forte? In questo caso davvero solo il tempo potrò darci delle risposte.
DI MANO IN MANO
I controlli procederanno a intervalli di due anni per i primi 24 anni e poi ogni 25 anni fino al termine dell'esperimento, fissato per il 2514.
Naturalmente gli scienziati che hanno cominciato lo studio non potranno vederne l'esito finale (e nemmeno i loro successori), pertanto ogni 25 anni i ricercatori che mano a mano prenderanno parte all'esperimento avranno il compito di copiare tutte le istruzioni e i procedimenti, aggiornandoli in base a i progressi tecnologici.