A causa del cambiamento climatico, negli ultimi anni si è registrato un aumento di eventi naturali distruttivi come tempeste "perfette", uragani o trombe d'aria devastanti. Forse conoscete l'uragano Katrina, che nel 2005 distrusse gran parte della città di New Orleans - o le devastanti perturbazioni che talvolta soazzano il Giappone, dove però i cataclismi di questo genere vengono chiamati tifoni. Ma c'è differenza tra un uragano e un tifone? E cosa sono le trombe d'aria? Scopriamolo insieme
Il tifone è un ciclone tropicale, ossia un potentissimo vortice di masse d'aria che si forma intorno ad un centro di bassa pressione, ossia una zona dove, alla medesima altitudine, la pressione atmosferica è minore rispetto alle aree circostanti. Tali differenze di pressione avvengono nelle regioni tropicali del pianeta a causa di fenomeni legati alle alte temperature e la crescente umidità.
I cicloni hanno diametri di diverse centinaia di chilometri e si formano quasi sempre negli oceani, dove le condizioni atmosferiche (tanta acqua, sbalzi di pressione...) sono propizie al generarsi di questi fenomeni.
La forza dei venti è misurata da un sistema chiamato Scala di di Beaufort e quando le raffiche d'aria raggiungono l'intensità di 12 gradi, ossia la massima, allora non si ha più a che fare con delle tempeste tropicali, ma con dei cicloni veri e propri, i quali poi hanno a loro volta un'ulteriore scala di misurazione (Scala Saffir-Simpson, vedi più avanti nell'articolo) per determinarne forza e potenziale distruttivo.
CURIOSITÀ: a causa della rotazione terrestre, il senso di rotazione dei cicloni è antiorario nell’emisfero nord e orario in quello sud!
In realtà sono la stessa cosa. La differenza è data dal luogo in cui si verificano. Se il ciclone si dirigono verso le Americhe allora avremo un uragano, dall'inglese hurriacane (che a sua volta trae ispirazione da Huracan, il dio del vento dei Maya), mentre se interessa l'area del Pacifico asiatico (Cina, Giappone...) avremo un tifone (thypooh). In Australia invece i cicloni sono chiamati willy-willy!
Tale Scala serve a classificare l'intensità dei venti e aiuta a calcolarne il potenziale distruttivo.
Tornado e trombe d'aria invece sono vortici di aria più circoscritti, estesi massimo lungo qualche centinaio di metri di diametro, in cui una nuvola tempestosa chiamata cumulonembo si "allunga" vorticando su sé stessa fino a toccare terra e procedere in linea retta per qualche decina di chilometri soffiando con violenza su tutto ciò che incontra.
Anche qui la differenza di terminologia tra trombe d'aria e tornado dipendono dal luogo geografico in cui si verificano.