In linea puramente teorica, sì: la Terra potrebbe essere distrutta dall'esplosione supernova di una stella. Per fortuna le probabilità che questo accada sono assai remote. Vediamo perché. Le supernove, infatti, sono stelle che terminano il loro ciclo di vita con un'immane esplosione: così potente che, per qualche istante, può superare la quantità di energia emessa da un'intera galassia. Oppure, se preferite, possiamo dire con altre parole che le supernove emettono, in pochi mesi, tanta energia quanta ne emetterà il nostro Sole negli otto miliardi di anni della sua esistenza.
Ok, sono numeri così assurdi che sono quasi impossibili da comprendere . A noi basta sapere che, in un'esplosione supernova, tutto quello che si trova intorno alla stella viene distrutto . Non solo per la forza d'urto in sé, ma anche dalla immensa quantità di radiazioni ad alta energia.
Meglio non avere una supernova come vicina... di spazio, dunque. Ma su questo possiamo stare tranquilli : gli astronomi hanno scoperto una stella supernova (si chiama T Pyxidis) distante da noi “solo” 3.260 anni luce e che nel futuro potrebbe evolversi in supernova. In quel caso la nostra Terra sarebbe bersagliata da una quantità di raggi gamma sufficiente a distruggere la fascia d'ozono dell'atmosfera, mettendo così in pericolo ogni forma di vita. La buona notizia è che se mai questo evento dovesse succedere, non avverrà prima dei prossimi 10 milioni di anni: possiamo stare tranquilli, focusini.
Nella nebulosa del Granchio, nel 1054 è stata osservata a occhio nudo dagli astronomi cinesi la potente e spettacolare esplosione di una supernova. Una nebulosa è un ammasso di idrogeno, polvere e gas allo stato di plasma che si trova nello spazio vuoto tra le stelle.