Il 30 giugno del 1908, nella fredda e remota regione della Tunguska, in Siberia, un asteroide colpì la superficie terrestre, provocando un'esplosione dalla forza pari a circa mille bombe atomiche, che distrusse un'area di oltre 2.000 chilometri quadrati. La forza dell'urto fu tale che alcuni treni rischiarono di deragliare nonostante si trovassero a 600 km dal luogo dell'impatto! L'evento fu così straordinario che quasi un secolo dopo si decise di ricordare quella data celebrando l'Asteroid Day, il giorno dedicato allo studio e alla scoperta degli asteroidi.
Cataclismi del genere non sono così frequenti, anche se ogni anno, sulla Terra, cadono dal cielo circa 40 mila tonnellate di detriti e pulviscolo cosmico. Per nostra fortuna, la gran parte di loro si dissolvono nell'atmosfera o riducono così tanto le dimensioni da non creare grandi pericoli.
Resta comunque l'importanza di tenere sotto controllo la situazione, ed ecco che proprio nel giorno in cui si ricorda l'impatto di Tunguska, un gruppo di astrofisici (tra cui, strano ma vero, il chitarrista dei Queen, Brian May, che è anche astrofisico) ha voluto indire l'Asteroid day, una giornata dedicata allo studio, all'osservazione e alle nuove scoperte riguardo questi corpi rocciosi che filano nello spazio.
Dal 2015 l'Asteroid Day viene celebrato con conferenze ed eventi in tutto il mondo (in Italia se ne occupa il Virtual Project Telescope di Roma) con il preciso scopo di sollecitare la comunità scientifica a "tenere d'occhio" gli asteroidi, per scongiurare eventuali minacce, e finanziare la ricerca in tale campo.
C'è ancora molto da scoprire sugli asteroidi ma gli studi stanno facendo passi da gigante: questi "sassi" cosmici, infatti sono importantissimi perché possono dirci molto del nostro Sistema Solare!
FONTE: Ansa.it, Virtual Telescope