Quando si cerca la parola UFO su internet o se ne parla in televisione, salta fuori un po' di tutto. Dagli avvistamenti di strane sfere di luce nel cielo, a ritrovamenti di corpi dalle forme aliene fino a quel tuo amico che è certo di aver visto un oggetto extraterrestre volare sopra la sua casa durante una sera d'estate. La realtà è che sì, gli UFO esistono, ma non nel senso in cui li intendiamo comunemente noi. La Giornata mondiale degli UFO, che si celebra il 2 luglio di ogni anno ci offre un'ottima occasione per fare il punto della situazione e capire meglio cosa siano e quali sono le differenze tra le notizie vere e le fake news a cui non dobbiamo credere.
UFO è un acronimo che sta per Unidentified Flying Object, ovvero oggetto non identificato. Già dal nome, puoi intuire come non si stia per forza parlando di qualche forma di vita aliena. E proprio per questo motivo, oggi sarebbe più corretto parlare di UAP, Unidentified Anomalous Phenomena (fenomeni anomali non identificati).
Secondo la definizione della NASA, per UAP si intendono «osservazioni di eventi nel cielo che non possono essere identificati come aerei né come fenomeni naturali da un punto di vista scientifico». A volte però, dopo aver effettuato tutte le necessarie verifiche e ricerche sull'avvistamento di un UAP, si scopre che non era un disco volante, ma semplicemente un drone o un velivolo militare.
Bill Nelson, un ex astronauta statunitense che amministra la NASA per contro del presidente Joe Biden, ha affermato durante una conferenza stampa che: «Al momento non ci sono prove che gli UAP abbiano un'origine extraterrestre». Il metodo scientifico funziona così: si ha un dubbio, si fanno tutte le dovute ricerche, si verificano le diverse ipotesi e se non si trovano prove a conferma di un'idea, quella viene scartata. Perciò se qualcuno prova a convincerti di aver trovato una navicella spaziale nel suo orto, ma non è in grado di fartela vedere, allora starà probabilmente mentendo.
L'ufologia, parola che comprende tutto il campo di interesse che si è creato intorno a questi fenomeni, inizia il 24 giugno 1947. Quel giorno infatti il pilota americano Kenneth Arnold vide in cielo nove oggetti d'argento mentre stava volando con il suo aereo. Quando raccontò l'episodio li descrisse come dei dischi volanti. Ed è così che nacque il mito.
Dal 1947 al 1969 furono segnalati all'aeronautica militare statunitense quasi 13.000 avvistamenti. Quelli erano anni molto particolari, con l'inizio della Guerra Fredda e della famosa corsa allo spazio tra Stati Uniti e Repubblica Sovietica. C'era insomma molta eccitazione attorno ai misteri che l'universo nascondeva e forse, anche sulla base di questa frenesia, ci si poteva convincere di aver colto dei segnali di vita aliena anche di fronte a fenomeni che avevano tutta un'altra spiegazione.
Già nel 1969, quando Neil Armstrong diventava il primo uomo a mettere piede sulla luna, l'Università del Colorado affermava che non c'erano prove che qualcuno degli oggetti avvistati provenisse da altri pianeti.
Ma l'idea della vita extraterrestre ha continuato ad affascinare gli uomini di allora e di oggi e così le segnalazioni, i racconti e le ricerche in questo campo non si sono mai fermati.
Chi dice di aver visto un UFO o UAP potrebbe raccontare di luci che si muovevano in modo strano, letture radar anomale da parte di strumentazione militare o civile, oggetti che volavano ad altezze o velocità non ancora raggiungibili dagli aerei costruiti dall'uomo.
Per quanto riguarda le luci, può trattarsi di fulmini globulari. Sono sfere luminose costituite da gas che si formano a causa della presenza di campi elettrici in quota. Anche il modo in cui la luce si riflette sulle nuvole o su cristalli di ghiaccio in quota può ingannare il tuo occhio e farti credere di vedere un oggetto che non c'è. Per non parlare poi dei frammenti di meteoriti che cadono sulla Terra. Quelli sì che arrivano dallo spazio e a volte possono apparire molto brillanti, simili a una stella o a un fuoco d'artificio particolarmente grosso.
Le altre alternative sono invece un po' meno affascinanti e per parlarne dobbiamo partire dall'Area 51, il luogo che più di tutti richiama ai misteri attorno agli alieni.
L'Area 51 è una zona sperduta nel deserto del Nevada, lo stato degli Stati Uniti dove si trova anche Las Vegas. A partire dall'inizio della Seconda guerra mondiale è sotto il controllo dell'esercito americano che la usa per condurre test militari, anche nucleari. È insomma un posto sicuro per sviluppare nuove armi e nuovi mezzi al riparo dagli occhi di altri Paesi che, qualora dovesse scoppiare una guerra, potrebbero essere dei nemici.
Proprio nell'Area 51, ad esempio, negli anni '60 venne sviluppato l'A-12, un aereo spia pensato per volare ben al di sopra delle altitudini raggiunte dagli altri velivoli dell'epoca, arrivando a percorrere anche 3.500 chilometri in un'ora. Era stato pensato per volare senza essere intercettato dai radar sovietici ed era una tecnologia davvero fantascientifica per quegli anni. Mezzi come questi potevano facilmente essere presi per navicelle aliene, anche perché era costruiti in titanio, un metallo che rifletteva la luce del sole e produceva dei particolari giochi di luce.
Il ministero inoltre si infittiva perché il governo americano non aveva mai ammesso l'esistenza di questa area fino al 2013. La motivazione era facilmente intuibile: doveva rimanere segreta per la Repubblica Sovietica e qualsiasi altro possibile nemico. Questo, però, faceva sì che le persone vedessero tanti oggetti ultra-tecnologici volare attorno al deserto del Nevada, senza avere nessuna idea di cosa potessero essere. La deduzione fu facile: UFO.
Un'altra fake news piuttosto diffusa riguarda il ritrovamento di corpi di alieni, precipitati sulla Terra a causa di un incidente alla loro navicella. Il primo "fu trovato" già nel 1947 nel New Mexico, un altro stato degli Stati Uniti. Prima i giornali annunciarono la caduta di un disco volante e poi un gruppo di cittadini appassionati di extraterrestri affermarono di aver ritrovato i corpi di quell'equipaggio. Fu addirittura realizzata un'autopsia e alcune televisioni mostrarono il video. In realtà, quelli ripresi dalle telecamere non erano veri medici e lo dimostravano i gesti che compivano. Gli alieni poi erano probabilmente dei pupazzi.
Ben più recenti sono le dichiarazioni di Jaime Maussan, un esperto di UFO, che lo scorso anno mostrò due corpi di alieni di fronte al Congresso messicano. Spiegò che erano stati trovati in Perù e che, secondo le analisi, avevano più di mille anni e quindi dovevano essere stati in vita più o meno al tempo delle civiltà precolombiane, come i Maya o gli Inca. E infatti fu poi dimostrato che quei corpi erano mummie appartenenti proprio a questi popoli antichi e deturpate in modo da assumere un aspetto extraterrestre. Una truffa in piena regola, insomma.
Tutti vorremmo poter rispondere a questa domanda, ma purtroppo ancora non possiamo farlo. L'ESA, l'Agenzia spaziale europea, ha specificato che il fatto che nessun UAP si sia poi dimostrato un segnale di vita su un altro pianeta «non significa che si debba escludere l’esistenza di altre forme di vita nell’universo. Da anni sappiamo che il nostro Sole è una stella media, molto comune nella nostra Galassia. E sappiamo anche la nostra Galassia è solo una delle centinaia di galassie nell’universo».
Insomma, è possibile. E a quanto pare anche l'amministratore della NASA un po' ci spera. «Se mi chiedete se credo ci sia vita nell'universo che è così vasto da rendere difficile per me comprendere quanto grande sia? La risposta è sì», ha detto. Ma ha poi subito spiegato che non si può essere certi finché non si trovano le prove scientifiche.
E proprio per questo motivo, l'agenzia spaziale americana ha dichiarato che studierà con più attenzione gli UAP, applicando sempre il metodo scientifico, facendosi aiutare dall'intelligenza artificiale e collaborando con le agenzie spaziali di altri Paesi.
Nel frattempo, puoi continuare a immaginarti extraterrestri e dischi volanti come più ti piacciono. Perché nella tua fantasia esisteranno sicuramente!