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Tess, il nuovo cacciatore di pianeti della Nasa, si è messo all’opera

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Tess, il nuovo cacciatore di pianeti della Nasa, si è messo all’opera
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Tess, il nuovo telescopio spaziale della Nasa che va a caccia di pianeti che sono fuori dal sistema solare, è entrato in azione. Grazie a esso gli scienziati stanno scoprendo e studiando numerose stelle e i sistemi che hanno pianeti extrasolari. Wow!

È operativo il nuovo cacciatore di pianeti della Nasa, il Transiting Exoplanet Survey Satellite (per gli amici, Tess), grazie al quale gli scienziati stanno ottenendo informazioni importanti per scoprire nuovi esopianeti, cioè pianeti lontani che non appartengono al nostro Sistema solare.

Il telescopio spaziale Tess ha già realizzato un’immagine molto particolareggiata del "cielo sud", effettuata con le quattro telecamere a largo campo annesse, catturando numerose stelle e anche i sistemi noti per avere pianeti extrasolari.

Tess, il telescopio spaziale che va a caccia di pianeti lontani fuori dal Sistema solare

In particolare, Tess ha realizzato l'immagine martedì 7 agosto 2018, usando tutte e quattro le sue telecamere per 30 minuti. Nelle riprese sono presenti circa una dozzina di costellazioni: da quella del Capricorno a Pictor, la Grande e Piccola Nube di Magellano e le galassie più vicine alla nostra.

Sopra la Piccola nube di Magellano è visibile un ammasso globulare di centinaia di migliaia di stelle chiamato Ngc 104, conosciuto però come 47 Tucanae per la sua posizione nella costellazione meridionale del Tucano. Ci sono anche due stelle, Beta Gruis e R Doradus, luminosissime.

Paul Hertz, direttore della Divisione astrofisica presso la sede della Nasa di Washington, ha dichiarato: «Questa immagine scientifica della prima luce di Tess mostra le capacità delle telecamere di Tess ed è una dimostrazione che la missione riuscirà senz’altro a realizzare il suo incredibile potenziale nella ricerca di un’altra Terra».

Tess monitorerà vaste aree del cielo

Le telecamere di Tess, che sono state realizzate dal "Lincoln Laboratory" del Mit a Lexington (Massachusetts) e dal "Kavli Institute" del Mit, monitorerano ampie aree del cielo alla ricerca di transiti, i quali si verificano quando un pianeta passa davanti alla sua stella e causa così un abbassamento della luminosità della stella. In particolare, Tess monitorerà 26 settori, osservandoli per 27 giorni ciascuno: sarà coperto così l’85 per cento del cielo.

Padi Boyd, scienziato del progetto Tess al "Goddard Space Flight Center" della Nasa ha detto «La comunità scientifica è impaziente di vedere gli straordinari dati che Tess riuscirà a produrre e le scoperte scientifiche entusiasmanti che riguarderanno esopianeti e non solo».

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