La nostra conoscenza dell'Universo si arricchisce di un nuovo tassello grazie alla scoperta dei tre pianeti più giovani della Via Lattea.
Ad annunciare l'importante conquista scientifica sono stati due studi congiunti, uno presentato dal team di Richard Teague dell’Università del Michigan, l'altro condotto da Christophe Pinte e dai suoi collaboratori dell’Università australiana Monash. Entrambi gli articoli sono stati pubblicati sulla rivista The Astrophysical Journal Letters.
I tre pianeti si sono formati attorno ad una "baby" stella, appena 4 milioni di anni, collocata verso la costellazione del Sagittario (più di 300 anni luce dalla Terra) e sono stati "scovati" dal telescopio ALMA, l'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array dell'ESO.
A dare un contributo fondamentale alla scoperta però è stata la nuova tecnica adottata dagli astronomi per individuare i corpi celesti: essa infatti consiste nel trovare quelle piccole anomalie all'interno di dischi di gas e polveri che possono essere associate alla formazione di pianeti, come i segnali emessi dal monossido di carbonio a specifiche lunghezze d’onda.
Ora la ricerca continua e i nuovi passi compiuti in questi mesi permetteranno di scoprire sempre di più riguardo la formazione di astri e pianeti all'interni della nostra galassia.