La notizia era così sensazionale che ci sono volute sette conferenze stampa internazionali tenute simultaneamente in altrettante città del mondo (Washington, Bruxelles, Lyngby, Santiago, Shanghai, Tokyo e Taipei) per diffonderla: I radiotelescopi del consorzio Event Horizon Telescope hanno ottenuto la prima fotografia di un buco nero!
UN MOMENTO STORICO
Si tratta dell’immagine di un buco nero supermassiccio, con una massa maggiore di 6,5 miliardi di volte a quella del Sole, che si trova a oltre 55 milioni di anni luce dalla Terra, al centro della galassia Messier 87.
La foto - destinata a segnare l'inizio di una nuova epoca scientifica - è stata ottenuta grazie alla collaborazione internazionale EHT Event Horizon Telescope (cui hanno partecipato anche diversi "cervelli" italiani dell’INFN, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e dell’INAF, l'Istituto Nazionale di Astrofisica). Questa è una rete di radiotelescopi sparsi in tutto il globo che lavorano secondo una coordinazione ben strutturata per poter formare un unico, immenso, 'occhio virtuale' che scruta il cielo con sensibilità e risoluzioni mai viste prima.
Scientists have obtained the first image of a black hole, using Event Horizon Telescope observations of the center of the galaxy M87. The image shows a bright ring formed as light bends in the intense gravity around a black hole that is 6.5 billion times more massive than the Sun pic.twitter.com/AymXilKhKe
— Event Horizon 'Scope (@ehtelescope) 10 aprile 2019
Il tweet di EHT che ha annunciato la scoperta
I SEGRETI DELLA FOTO
La difficoltà di 'immortalare' un buco nero è che esso intrappola tutto quello che si trova al suo interno: non solo la materia, ma anche la luce!
Per questo i buchi neri non si osservano propriamente, ma si 'ascoltano' con gli interferometri basati sulle onde gravitazionali. Con i telescopi invece si può vedere la porzione nera di universo dove la materia viene inghiottita.
Per ottenere la foto dunque, si è ricorsi a sofisticatissime tecniche di interferometria radio per ricostruire immagine in scala di una specie di anello di luce che racchiude una zona centrale oscura. Nell'immagine dunque noi vediamo l'ombra del buco nero!
«Le caratteristiche dell’immagine osservata - fanno sapere dall'INFN - corrispondono esattamente alle previsioni teoriche».
Ora l'attenzione degli scienziati si volgerà verso buchi neri ancora più grandi, come quello al centro della Via Lattea, Sagittario A.