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FocusJunior.itScienzaSpazioCASE, il supercomputer capace di gestire una stazione spaziale!

CASE, il supercomputer capace di gestire una stazione spaziale!

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CASE, il supercomputer capace di gestire una stazione spaziale!
MGM

Funzionerà come HAL 9000, il celeberrimo computer di "2001: Odissea nello Spazio", ma anziché ribellarsi agli astronauti, faciliterà loro la vita in orbita!

Un computer così potente e sofisticato da essere in grado di pianificare le operazioni di un'intera stazione planetaria e, all'occorrenza, interagire con gli astronauti a bordo.

Sono queste le rivoluzionarie caratteristiche di CASE (Cognitive Architecture for Space Agents), l'Intelligenza Artificiale ideata dall'ingegnere Pete Bonasso, il quale ha pubblicamente ammesso di aver ottenuto l'intuizione del computer "tuttofare" guardando il diabolico HAL 9000 nel film "2001: Odissea nello Spazio".

Dal cinema alla realtà

Nella famosa pellicola di Stanley Kubrick - che nonostante l'età rimane un capolavoro da vedere anche per voi ragazzi! - HAL 9000 era un'intelligentissimo supercomputer dalla voce suadente che gestiva la stazione circolare dove viaggiavano gli astronauti della Missione Giove.

Questo avanzatissimo calcolatore sapeva riprodurre tutte le attività cognitive di un essere umano, tanto da arrivare al punto di ribellarsi ai suoi comandanti e tentare di eliminarli prima che questi possano disattivarlo.

Inquietante...Ma istruttivo!

Nonostante la pessima piega presa dalle vicende narrate nel film, le incredibili potenzialità di HAL 9000 hanno spinto l'ingegner Bonasso a sviluppare CASE seguendo l'idea di un software che assista in tutto e per tutto il lavoro degli astronauti, talvolta anche dialogando con loro in modo complesso.

Stazione Spaziale Internazionale
La Stazione Spaziale Internazionale
Credits: Shutterstock

Work in progress

Per ora però CASE rimane un progetto in fase di elaborazione.

I procedimenti dell'I.A infatti finora sono stati simulati solo nella realtà virtuale, dove comunque hanno ottenuto risultati più che positivi, dimostrando di riuscire a controllare le attività della stazione spaziale per diverse ore consecutive senza alcun problema...O tentativo di omicidio!

«I nostri colleghi e i nostri corrispettivi alla Nasa non sono preoccupati che il nostro Hal possa andare fuori controllo - ha spiegato Pete  Bonasso - questo perché CASE non può fare nulla per cui non sia stato programmato».

Per gli assistenti robot però è solo questione di tempo: alcuni, sebbene meno "onniscienti" sono già attivi sulla Stazione Spaziale Internazionale, e altri ancora ne seguiranno.

Il futuro è già arrivato!

Fonte: Science Robotics

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