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Come si diventa astronauti?

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Come si diventa astronauti?
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Andare nello spazio non è mica roba per tutti. Scopri con noi quali sono le caratteristiche fondamentali per diventare astronauti.

Seguendo le missioni spaziali di Luca Parmitano, Paolo Nespoli o Samantha Cristoforetti vi sarà capitato di chiedervelo: come si diventa astronauti? Sarò portato? Che cosa bisogna studiare? Il percorso per riuscirci non è semplice e lineare: non esiste un’Università per astronauti! Piuttosto, ci sono alcuni prerequisiti indispensabili per avvicinarsi a questa professione.

STUDI E ATTITUDINI

Tra quelli di base, validi per le agenzie spaziali di tutto il mondo, ci sono una laurea, possibilmente in una disciplina tecnica o scientifica, e alcuni anni di esperienza professionale nel proprio campo (ingegneria, geologia, fisica, biologia, matematica, medicina…). Un backup come pilota può risultare estremamente utile, soprattutto se si possiede una specializzazione come pilota collaudatore o ingegnere di bordo, doti che serviranno per pilotare le capsule spaziali o lavorare sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Altri “punti a favore” sono la propensione alla ricerca o all’insegnamento, la conoscenza delle lingue (soprattutto l’inglese e il russo, indispensabile per pilotare la capsula spaziale Soyuz), e un brevetto da sub: quest’ultimo è obbligatorio per tutti e sarà fondamentale durante l’addestramento nelle piscine che simulano la microgravità sperimentata sulla ISS.

Più ampio è il bagaglio di esperienze e di interessi, migliore risulterà il curriculum: tra i primi requisiti di un astronauta c’è infatti la capacità di svolgere un’ampia varietà di compiti, adattandosi alle necessità. Via libera quindi ad hobby ed interessi: trascorrere molto tempo della natura, viaggiare, entrare a contatto con nuove culture, interessarsi della salute del nostro pianeta, eccellere in uno sport: sono tanti gli elementi che contribuiscono alla formazione di una persona (sia che diventi astronauta, sia che decida per altre strade!).

CONDIZIONE FISICA

Insomma, occorre avere una preparazione a tutto tondo: nelle selezioni ci si confronterà con le persone più motivate e preparate di tutto il mondo. Bisogna poi essere in ottima salute, perché inviare un astronauta nello Spazio è costoso, e ancor di più lo sono le missioni di soccorso impreviste. Occorre avere un’acutezza visiva di 10/10 (anche dopo la correzione con lenti a contatto). Soprattutto, servono doti psicologiche e caratteriali come un’estrema capacità di adattamento, la disponibilità al lavoro di squadra, l’affidabilità, la predisposizione ad imparare, buone doti di leadership, la resistenza allo stress.

Occorre essere determinati: e non solo perché lo Spazio è un ambiente difficile, ma anche perché il processo di selezione è lungo e complicato, e anche quando si viene scelti, il tempo trascorso in orbita terrestre è estremamente limitato. Prima di andare nello Spazio, o tra una missione e l’altra, si passa la maggior parte del tempo al lavoro come Capcom (chi tiene i contatti tra gli astronauti in missione e il centro di controllo di Terra), o nel supporto organizzativo di nuove missioni; si testano nuovi habitat e strumenti, si fa divulgazione nelle scuole e con la stampa.

VERSO LE STELLE!

Quella dell’astronauta è poi spesso una seconda carriera, alla quale si approda rinunciando a un lavoro già soddisfacente e ben avviato. Di solito le selezioni avvengono nel decennio tra i 30 e i 40 anni (l’età media alla selezione è di 34 anni), e il training per entrare nella rosa finale richiede anni di lavoro e continui spostamenti. Ogni agenzia spaziale segue le proprie regole.

Per esempio, nel biennio di addestramento delle nuovi classi di astronauti della NASA, si prendono lezioni sulla ISS, sul volo spaziale, su come sopravvivere in ambienti ostili, come prestare il primo soccorso, o come fare immersioni; si viene sottoposti a diverse condizioni di pressione e di accelerazione gravitazionale, si effettuano voli suborbitali per sperimentare l’assenza di peso, si impara a rapportarsi con i media, si prendono lezioni di russo. Di sicuro, è un mestiere in cui difficilmente ci si annoia! Le ultime selezioni per astronauti europei dell’ESA sono state fatte nel 2009, quelle della NASA, nel 2017.

Le agenzie spaziali non “cercano” costantemente nuovi astronauti: se sei interessato a questo tipo di carriera, tieniti aggiornato per capire quando saranno le prossime.

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