Il solstizio d'inverno è un preciso momento del moto solare rispetto alla Terra (per approfondire, vai al nostro articolo Scienza e leggende sul solstizio d'inverno).
In pratica è il giorno più breve dell'anno e quello che segna anche l'inizio dell'inverno astronomico. Per i popoli dell'antichità (e le loro divinità) questo momento rappresentava la vittoria del Sole sulle tenebre: dal giorno successivo, infatti, le giornate riprendono ad allungarsi.
Normalmente tra il 20 ed il 22 dicembre, ma può capitare anche che accada il 23 dicembre. Certo, quest'eventualità è molto più rara: l'ultima volta è successo nel 1903!
Nel 2023 arriva venerdì 22 dicembre. Alle nostre latitudini (ossia da noi, in Italia) questo fenomeno è pressoché ignorato. In altre parti del mondo, invece, è uno spettacolo imperdibile.
Nella fascia di latitudini comprese tra il tropico del Cancro e il tropico del Capricorno, a causa dell'inclinazione dell'asse terrestre il Sole raggiunge lo zenit (ossia il suo punto più alto rispetto all'orizzonte) due volte l'anno. All'esterno di quelle fasce (sia a nord sia a sud) il sole non sale mai così in alto nel cielo.
Per la stessa ragione ( l’inclinazione dell’asse terrestre) in qualsiasi località che si trova molto a nord (precisamente oltre il Circolo polare artico) o molto a sud (oltre il Circolo polare antartico, vedi la figura sopra) c'è almeno un giorno all’anno in cui il sole non tramonta mai. Un giorno, cioè, in cui il sole non scende al di sotto dell'orizzonte!
Nell'emisfero australe questo fenomeno si verifica "all'opposto", cioè durante il solstizio d'estate.