Dopo un viaggio solitario durato la bellezza di 9 anni , alle ore 13.50 del 14 luglio 2015 la sonda spaziale New Horizons è passata vicinissima al pianeta nano Plutone , che ha sorvolato dalla distanza di 12.500 km.
Si tratta di un evento importantissimo perché nessuna macchina umana ha mai raggiunto e fotografato così da vicino il più lontano e sconosciuto tra i pianeti del Sistema solare . Beh, non è proprio pianeta, a dir la verità: nel 2006, dopo accese discussioni, gli scienziati dell'Unione astronomica internazionale hanno deciso che Plutone non è un pianeta bensì un... pianeta nano . Non perché è piccolo, ma perché non ha tutte le caratteristiche che dovrebbe avere un pianeta regolare .
Fatto sta che la sonda New Horizons, dopo aver percorso quasi 5 miliardi di km , ha sorvolato Plutone. E, in questo breve incontro durato appena mezz'ora, ha scattato migliaia di foto della superficie rocciosa, ghiacciata e dissestata eppure misteriosamente colorata di questo pianetino, scoperto nel 1930 dall'astronomo americano Clyde Tombaugh .
Da alcune settimane le fotocamere della New Horizons stanno mandando sulla Terra dozzine di foto che ci mostrano il pianeta con una precisione mai raggiunta prima , sufficiente per svelare molti dei misteri che avvolgono questo insolito corpo celeste. Pensate: se sulla superficie del pianeta ci fossero dei campi di calcio li potremmo vedere come se usassimo le Mappe di Google!
Plutone è un corpo celeste contraddittorio. Tanto è minuscolo (è circa 5 volte più piccolo della Terra) altrettanto è ricco di satelliti. Infatti ha la bellezza di 5 lune che ruotano nel suo cielo nero! I loro nomi sono ispirati alla mitologia e al culto dei morti degli antichi: Caronte, Notte, Idra, Cerbero e Stige (scoperto appena nel 2012, 3 anni fa).
Diversamente dalla sonda Rosetta e dal suo lander, il robottino Philae , New Horizons non è entrata nell'orbita di Plutone perché non ha abbastanza carburante per compiere le manovre necessarie a ruotare attorno al pianetino. Per questa ragione, dopo essersi avvicinata al massimo e scattando foto come una matta, la sonda proseguirà il suo viaggio pazzesco entrando nella fascia di Kuiper , una zona della Via Lattea che contiene i più antichi corpi celesti del Sistema solare : in pratica osserverà i... dinosauri dello spazio ! E potrà mandarci ancora tantissime informazioni per capire meglio come è nato il nostro pezzetto di Universo e le meraviglie che contiene. Compresi noi.
Per alcune ore, il 14 luglio, New Horizons è rimasta muta , troppo impegnata a fare foto. Gli scienziati non sapevano se avesse effettivamente compiuto la sua missione o si fosse guastata. Il segnale che è andato tutto bene è stato lanciato alla fine delle osservazioni ed è arrivato a Terra quattro ore dopo , alle 3 del mattino del 15 luglio: tanto gli ci vuole, viaggiando quasi alla velocità della luce , per compiere la strada da Plutone fino a noi!
In giornata arriveranno le prime immagini super nitide di Plutone . Anche in questo caso, però, ci vorrà tanta pazienza : per ricevere tutte le foto scattate da New Horizons nella mezz'ora di sorvolo ravvicinato, c i vorrà almeno un anno e mezzo .
Infatti i sistemi di trasmissione radio della piccola sonda (è grande poco più di due cattedre scolastiche), lavorano a bassa velocità e per spedire a terra una sola foto occorrono ore : altro che i messaggini istantanei di Whatsapp!
Guardate, nel bellissimo video della Nasa qui sotto, l'animazione del fantastico viaggio della sonda New Horizons e del suo incontro ravvicinato con il gigante del sistema solare, Giove .