Che esistano piante e frutti velenosi è risaputo, ma lo sapevate che esiste un albero così pericoloso da non potersi neanche fermare sotto le sue fronde quando piove?
L'albero in questione è la Hippomane Mancinella, una pianta sempreverde appartenente al genere delle Euphorbiae, vegetali di norma dai bei colori e del tutto innocui (come le bellissime Stelle di Natale). La Mancinella invece, questo è il suo nome comune, è tutto tranne che innocua, tanto che nelle zone tropicali dell'America Centrale e dei Caraibi dove cresce è conosciuta come "el arbor de la muerte", l'albero della morte
UNA PIANTA INFERNALE NEL PARADISO TROPICALE
Tra le meravigliose spiagge e le lussureggianti foreste di questi posti, la mancinella può trarre in inganno con il suo aspetto ordinario ed i suoi frutti simili a mele selvatiche. «Che male può farmi se ne prendo un morso?» potrebbe pensare un ignaro turista. Invece di male, di lì a poco, ne sentirà parecchio...
Già, perché i frutti della Mancinella sono estremamente velenosi e capaci di provocare reazioni allergiche in pochi istanti: gonfiore all'interno della gola e bruciore insopportabile possono portare al soffocamento anche con un solo, piccolo boccone!
Ma non finisce qui, perché l'intero albero è impregnato di una linfa acida potenzialmente fatale chiamata forbolo.
Ok, direte voi, la Mancinella non si tocca, ma se scoppia un temporale posso almeno riparami sotto i suoi rami? Nossignore, poiché il maledetto forbolo è idrosolubile e ciò vuol dire che a contatto con l'acqua che bagna le foglie, la linfa si mischierebbe con l'acqua che gocciola al suolo, provocando sulla pelle dell'eventuale malcapitato piaghe e bruciature dolorosissime.
«Vabè, allora bruciamola potrebbe dire qualche estremista». Eh no, perché oltre ad essere una pianta molto importante per l'ecosistema ed il suo equilibrio, il legno bruciato della Mancinella rilascia un fumo tossico che provoca gravi danni agli occhi e alle vie respiratorie, portando in casi estremi, anche alla cecità!
Come in tutte le cose, anche qui ci sono lati positivi; il resistente legno dell'albero è usato da secoli dagli indigeni per le costruzioni, a patto però di lasciar essiccare al sole i tronchi abbastanza a lungo da rendere inoffensiva la linfa velenosa.
FONTE: Science Alert