Una mattina d'autunno o d'inverno ci svegliamo e il mondo fuori dalla finestra sembra essersi dissolto, immerso in una cappa lattiginosa e densa. Cos'è successo? Niente magia, è solo calata la nebbia. Ma in cosa consiste questo fenomeno meteorologico? Cos'è la nebbia?
Si può presentare sotto diversi aspetti, come una leggera foschia o un banco denso e spesso, e può rimanere così per parecchie ore, anche giornate intere, senza dissolversi. Si parla di nebbia quando la visibilità è inferiore a un chilometro, mentre avremo la foschia quando la visibilità è compresa tra uno e due chilometri.
Tale fenomeno si verifica quando il vapore acqueo - l'acqua nella sua forma gassosa - si condensa. Durante la condensazione, molecole di vapore acqueo si uniscono a formare minuscole goccioline di acqua che rimangono sospese in aria. È per via di queste micro goccioline (infinitesime eh, del diametro di qualche micron!) che noi possiamo vedere la nebbia, altrimenti il vapore acqueo di per sé sarebbe invisibile.
Perché è necessario che ci sia una grande umidità e quindi tantissimo vapore acqueo nell'aria. La combinazione tra temperatura e umidità (intensa evaporazione dell’acqua nell’aria o raffreddamento dell’aria o entrambi i fenomeni in contemporanea) permette alla nebbia di formarsi e poi, al variare di questi parametri, di scomparire nuovamente.
E se per tanti rappresenta una seccatura - diventa difficile guidare o fa apparire tristi e grigie le giornate - è indiscutibile che la nebbia abbia anche un suo lato suggestivo, soprattutto in natura.