Durante l’adolescenza l’organismo produce molti ormoni (i “messaggeri” chimici che trasmettono informazioni tra le cellule) responsabili dello sviluppo sessuale. Tali ormoni possono causare un'eccessiva produzione di sebo, la sostanza che serve per idratare e proteggere la pelle. E così spuntano i brufoli...
Una grande quantità di sebo può ostruire i pori e attirare dei batteri che si nutrono di sebo, che vivono normalmente sulla nostra pelle e in natura. Pensate: ogni centimetro quadrato della pelle tra le guance e il naso contiene fino a duemila ghiandole sebacee. Ogni ghiandola è un potenziale brufolo...
Se riescono a penetrare all’interno dell'organismo i batteri si moltiplicano e danno il via a un’infezione, cioè al brufolo. A questo punto i globuli bianchi e gli anticorpi (un tipo di proteina dell'organismo che combatte batteri e virus) vengono in nostro aiuto. Attraverso i vasi sanguigni raggiungono il punto di infezione e attaccano e distruggono i batteri.
La battaglia tra globuli e batteri dà origine a una punta biancastra che contiene un liquido formato da batteri morti, anticorpi, acqua e sebo. I medici raccomandano di resistere alla tentazione di schiacciare i brufoli , perché si può peggiorare l'infezione e aumentare il rischio di cicatrici permanenti.
Recenti studi affermano che, inconsciamente, ci si può tormentare un brufolo toccandolo fino a 65 volte al giorno!