Che appetito! Il profumo di un cibo fa aumentare subito la salivazione: è l’acquolina in bocca! Patatine, gelato e biscotti: questa sarebbe la tua dieta ideale. Ma ogni giorno nel piatto ti ritrovi anche carne, verdura, pasta, pesce... e a volte diventa una vera tortura! Ma perché alcuni alimenti ci piacciono più di altri (e, di solito, sono quelli che ci fanno male)? E, soprattutto, da dove nasce davvero l’impulso a mangiare?
Tutti conosciamo la fame, cioè quella sensazione di vuoto e spossatezza che non è altro che un segnale d’allarme dell’organismo: quando calano gli zuccheri nel sangue, arriva un impulso al cervello che fa sì che si metta in moto tutto il meccanismo di elaborazione del cibo. Ecco, così, che lo stomaco è pronto a ricevere alimenti, la salivazione aumenta e tutto l’apparato digerente si prepara a mettersi in moto. Una vera e propria “fabbrica” in cui ognuno ha il suo compito e partecipa per ottenere un risultato.
La digestione, quindi, è un processo complesso, che richiede tempo ed energie: per questo è consigliabile dedicare ai pasti una pausa sufficiente, e non limitarsi a mangiucchiare negli intervalli di tempo o, magari, quando si è davanti alla televisione: in questo caso il cervello, impegnato a mandare segnali all’apparato digerente (cataloga odori e sapori, mette in moto la salivazione ecc.) può essere distratto dalle immagini e dai suoni, col risultato che... butti giù il cibo senza gustarlo, quindi il senso di sazietà arriverà molto dopo (e mangerai probabilmente troppo)!
Ma perché alcuni cibi ci stimolano l'appetito e altri no? Il gusto è uno dei sensi già presente nei neonati, e quindi in parte è innato. Poi, naturalmente, viene condizionato da una serie di fattori esterni, come le abitudini alimentari del Paese in cui viviamo, quelle della nostra famiglia, le nostre esperienze personali ecc...
E, secondo alcuni studi, il gusto può anche essere “educato”: se una cosa proprio non ci piace, abituandoci a mangiarla pian piano la troveremo sempre meno disgustosa... ma per far questo ci vuole una buona dose di volontà, soprattutto con i cibi che proprio non possiamo sopportare, ma anche di coraggio di fronte ad alcuni piatti tipici di altri!
Ma se non ci soffermiamo all’aspetto e al sapore, che cosa “nascondono” gli alimenti che troviamo nel piatto? Principalmente tre famiglie di sostanze indispensabili al nostro organismo per la produzione di energia e la crescita, cioè carboidrati, proteine e grassi, e due di micronutrienti (sostanze nutritive fondamentali per il funzionamento del corpo), cioè vitamine e minerali.
I carboidrati, utilissimi per il funzionamento di muscoli, cervello, cuore e globuli rossi, sono presenti soprattutto nei cereali e in tutti i derivati (quindi nella pasta e nel pane) ma anche in molte verdure, nella frutta e nei dolci. Le proteine, indispensabili per tutti i tessuti e per il sistema immunitario, si trovano invece abbondantemente in carne, pesce, uova, formaggi, legumi e cereali.
Infine, i grassi (chiamati anche lipidi), importantissimi per la funzionalità di cellule e organi, sono per lo più di origine animale e si trovano in latte, burro, carne pesce, formaggi. Ognuna di queste “famiglie” ha un compito preciso nello sviluppo e nella crescita, e contribuisce a farci stare bene: ecco perché è importante variare il più possibile la nostra alimentazione per poter fornire all’organismo tutti gli elementi di cui ha bisogno!
Sicuramente avrai anche sentito parlare di calorie (cal): sono, in pratica, l’unità di misura dell’energia che il tuo corpo ricava dal cibo, vengono indicate ormai su tutte le etichette di alimenti e bevande e sono necessarie per farsi un’idea di quanta “benzina” danno al nostro corpo per compiere determinate funzioni vitali.
Il guaio è che quando ne introduciamo troppe e non le bruciamo facendo sport o attività fisica, l’organismo le conserva sotto forma di riserve di grasso. Ecco perché se una persona è a dieta sta molto attenta a quante calorie contengono gli alimenti!
Nel tuo caso, però, normalmente non dovresti assolutamente preoccuparti di diete & co: un adolescente deve infatti consumare all’incirca 1.600-2.500 calorie al giorno. Ciò significa che nell’arco di una giornata i pasti consigliati sono colazione (per darsi la carica per la giornata!), spuntino a metà mattina, pranzo, merenda a metà pomeriggio e cena. Se mantieni questo ritmo e cerchi di resistere alle “tentazioni” dell'appetito (caramelle, bibite gassate, patatine ecc.) sarai in perfetta forma!