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Alla scoperta del corpo umano: i reni

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Alla scoperta del corpo umano: i reni
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Cosa sono, a cosa servono e come funzionano due degli organi più importanti del nostro corpo: i reni, responsabili della “purezza” dell'organismo e... di circa 40 mila litri di pipì!

Il rene è un organo pari: vuol dire che nel nostro corpo ce ne sono due. Perciò li chiamiamo "i reni".

Il rene è a forma di fagiolo: in genere è lungo tra i 10 e i 15 cm, largo 7 cm e spesso 3. Pesa circa un etto e mezzo. I due reni sono posti uno a destra e uno a sinistra della colonna vertebrale, a circa metà della sua lunghezza e si trovano in posizione leggermente inclinata rispetto al corpo: la loro estremità superiore è più vicina alla colonna vertebrale rispetto a quella inferiore.

Questi organi sono in certa misura “mobili”. Vuol dire che la loro posizione è influenzata sia dal loro peso sia dalla postura del corpo in un dato momento: se ci alziamo in piedi, per esempio, i nostri reni si spostano verso il basso. Inoltre, il rene destro è condizionato dalla posizione del fegato, che gli è molto vicino ed esercita una certa pressione. Per questa ragione, rispetto al rene sinistro, il destro è leggermente più in basso.

A cosa servono i reni?

La funzione principale dei reni è quella di filtrare il sangue ed espellere le scorie, cioè tutte quelle sostanze che “sporcano” l’organismo e che, se si accumulano, sono pericolose per la salute, e anche mortali. L’espulsione di queste sostanze avviene tramite la pipì.

Visti da fuori

Ciascun rene è rivestito da una spessa membrana fibrosa che “appoggia” su un ampio strato di grasso . Il grasso serve per proteggere l’organo vero e proprio. In cima al rene si trova la ghiandola surrenale (il surrene), che svolge una funzione molto importante nei momenti in cui ci troviamo sotto stress. Questa ghiandola regola la risposta del nostro organismo davanti a situazioni “stressanti” regolando la produzione di sostanze chiamate ormoni.

All'interno del rene, invece, si trovano una zona “corticale” nella quale hanno origine decine e decine di fitti tubicini (i tubuli uriniferi), una zona “midollare” e una zona centrale. Nella zona centrale si riuniscono i tubuli e vanno a formare particolari strutture chiamate piramidi (piramidi di Malpighi, dal nome dello studioso italiano Marcello Malpighi che le individuò nel '600).

All’interno del rene si trova poi la “pelvi”, ossia la zona in cui si raccoglie l’urina (che è il nome scientifico della pipì). Attraverso la pelvi il rene comunica con la vescica, ossia con la sacca in cui viene depositata la pipì prodotta dai reni tramite dei tubicini chiamati ureteri. Dalla vescica, l’urina viene espulsa all’esterno del nostro corpo attraverso un tubulo chiamato uretra.

Visti dall'interno

Visto dall’interno un rene sembra un labirinto inestricabile . È formato da circa un milione di tubicini chiamati nefroni, il cui compito è produrre l’urina. Alla testa di ogni nefrone si trova un “glomerulo”, cioè una struttura dalla forma più o meno arrotondata circondata da una “capsula” (detta capsula di Bowman), che raccoglie il sangue filtrato e ne trattiene le sostanze utili, quelle, cioè, non vanno eliminate.

Come funzionano i reni

Quando il sangue “sporco” delle sostanze che raccoglie nel suo viaggio nell'organismo arriva al rene viene filtrato (cioè ripulito dalle scorie) e incanalato nuovamente nell’organismo perché riprenda il suo giro nel nostro corpo.

I rifiuti che lascia nei reni vengono poi trasferiti alla vescica e da lì espulsi. La vescica possiede due “valvole” o “sfinteri”: una per regolare l’ingresso dei prodotti che riceve (e impedire che rifluiscano all'indietro), l’altra per regolare la loro emissione all’esterno. Quest’ultima risponde alla nostra volontà , cioè si apre e si chiude quando lo vogliamo (in genere la apriamo quando facciamo pipì).

CURIOSITÀ

  • Una persona, durante tutta la vita fa circa 40mila litri di pipì
  • I nefroni di un rene sono così tanti che, se li mettessimo in fila l'uno dopo l'altro, raggiungerebbero la lunghezza di circa 30 km
  • Se la pipì è troppo gialla è colpa del fegato, da cui proviene una sostanza che dà all’urina il tipico colore giallo acceso
  • Molti anni fa, in India, la pipì delle mucche era usata per produrre un colorante chiamato indaco.

 

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