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Ai pidocchi piace lo smartphone

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I pidocchi sono dei parassiti piuttosto comuni. E non si fermano mai, nemmeno in primavera! Anche con l'aumentare delle temperature, queste bestioline proliferano e si diffondono nelle scuole, negli oratori, nelle palestre o piscine... ma anche ai giardini o, appunto, mentre si guarda insieme lo smartphone.

I pidocchi sono dei parassiti piuttosto comuni. E non si fermano mai, nemmeno in primavera! Anche con l'aumentare delle temperature, queste bestioline proliferano e si diffondono nelle scuole, negli oratori, nelle palestre o piscine... ma anche ai giardini o, appunto, mentre si guarda insieme lo smartphone. Insomma praticamente ovunque voi ragazzi vi frequentiate e vi siano contatti testa a testa o tra indumenti. Impariamo allora a conoscere e combattere questi pidocchi del capello (Pediculus humanus capitis), non pericolosi per la salute, ma molto fastidiosi, capaci di moltiplicarsi e diffondersi rapidamente.

 

 

Questi parassiti, cioè organismi che vivono "a carico" di altri organismi (in questo caso specifico essi si nutrono del sangue succhiato dalle nostre teste) sono minuscoli animaletti grigiastri, lunghi da 2 a 4 mm, con sei zampe; non saltano come le pulci, ma sono capaci di veloci spostamenti (30 cm al minuto!) zampettando allegramente tra i capelli sulla cute.

 

La vita del pidocchio del capello dura 3-4 settimane circa, divisa in 3 stadi:

  • uova (lendini),
  • ninfa (forma immatura del pidocchio),
  • pidocchio adulto (in grado di riprodursi).

 

Le lendini sono attaccate prevalentemente alla base del capello (nella foto sopra, un uovo di pidocchio), opalescenti e lunghi circa 1 mm, da cui dopo qualche giorno nasce la ninfa, una specie di minuscolo ragnetto, che si nutre di sangue da 2 a 5 volte al giorno e richiede 7-10 giorni per raggiungere la forma adulta, che vedi nella foto sotto. A quel punto, se il neonato pidocchio trova un compagno per riprodursi, il ciclo ricomincia.

Ogni pidocchio femmina depone 4/5 uova due volte al giorno, e le deposita alla base del capello, preferibilmente dietro le orecchie e alla base del collo.

 

Le uova si attaccano al capello con una sostanza naturale resistente ai normali shampoo.

Pazzesca è la facilità e la velocità con cui si diffondono: un pidocchio lascia la testa che lo ospita solo per attaccarsi a un'altra quando le due teste vengono a contatto diretto o indiretto (tramite cappellini, sciarpe, pettini, asciugamani, federe, eccetera). La maggior parte delle infestazioni avvengono su bambini e ragazzi dai 4 ai 14 anni, con una preferenza per le femmine, 2 volte più colpite dei maschi a causa della chioma più lunga. Ma nessuno è immune, nemmeno gli adulti!

 

Non è vero che i pidocchi preferiscono i capelli sporchi, anzi... (ma non è una buona scusa per non lavarli spesso)!

 

Se ci sono i pidocchi la testa prude, soprattutto sulla nuca e dietro le orecchie. A questo punto lanciate subito l'allarme alla mamma e fatevi guardare la testa alla ricerca delle uova sullo stelo del capello. Possono sembrare lamelle di forfora, ma basta soffiare sul capello per capire: la forfora si stacca, l’uovo del pidocchio no.

Bisogna intervenire al più presto, infatti i pidocchi non si possono prevenire, ma vanno avvistati e rimossi in tempo facendosi pettinare i capelli asciutti con un pettine fitto (la mamma sa qual è) aiutandosi anche con del balsamo in cui i pidocchi e le lendini rimangono più facilmente invischiati.

 

I pidocchi hanno recettori che "sentono" i movimenti dei capelli vicini: appena spostate una ciocca per cercarli, loro sono già fuggiti!

 

In caso di infestazione seria la mamma ricorrerà a un trattamento specifico. Non protestate e sottostate alla "tortura", da ripetersi dopo 7/10 giorni. Ne vale la pena, sarete liberi voi e non infesterete i vostri amici nemmeno guardando il vostro smartphone.

 

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