COS'È UN ECOSISTEMA?
In natura, nulla accade per caso ed ogni elemento è strettamente collegato con l'altro: in un bosco, ad esempio, la vita brulica in mille e mille forme, dalla piante che nutre gli erbivori, agli insetti che impollinano i fiori fino al fango che ospita i microrganismi che rendono fertili il terreno. Questo insieme di elementi naturali e forme di vita che esistono ciascuno in relazione con gli altri, si chiama ecosistema!
Ogni ecosistema ha le sue caratteristiche, ma esistono alcuni fattori fondamentali che ne determinano l'ambiente e le conseguenti forme di vita che vi troveremo al suo interno.
LA TEMPERATURA
Sulla Terra la temperatura diminuisce man mano che ci si allontana dall'Equatore verso i Poli (Polo Nord e Polo Sud) e via via che si sale sopra il livello del mare (infatti in alta montagna fa molto più freddo che in spiaggia!).
La temperatura di un ambiente influisce in modo decisivo sulla vegetazione, sugli animali e suoi loro comportamenti: in un luogo molto freddo, per esempio, troveremo piante molto piccole e animali dotati di pelliccia che vanno in letargo per risparmiare energie e far passare i mesi più rigidi.
L'ACQUA
La presenza di acqua è assolutamente decisiva per consentire la vita, ma anche in luoghi molto secchi la Natura ha trovato un modo per manifestarsi. Nei luoghi desertici infatti, anche se molto sparuta, è possibile trovare comunque qualche arbusto o rettile che non hanno bisogno di molta acqua per sopravvivere.
LA LUCE
La luce serve alle piante per la fotosintesi e le piante servono ad animali e insetti come cibo o riparo; va da sé quindi che la quantità di luce presente in un certo ambiente sia un'altra caratteristica basilare per determinare la conformazione dell'ecosistema. La luce influisce anche sul comportamento degli esseri viventi, i quali tendono ad essere molto più attivi nei mesi più "luminosi" (cioè quelli estivi e primaverili)
IL SUOLO
Laddove si posano i piedi e affondano le radici, risiede il quarto e ultimo elemento determinante per un ecosistema: a terreni fertili, corrispondono infatti ecosistemi pieni di forme di vita, mentre i terreni argillosi, invece, filtrano poca aria e limitano la diffusione di piante e animali.
Tutti questi elementi coesistono dunque tra loro e condizionano le caratteristiche di flora (piante) e fauna (animali) di un ecosistema, che a loro volta intrecciano relazioni tra di loro e creano un circolo vitale che completano l'opera di Madre Natura.
EQUILIBRIO E SPECIE FOCALI
Ciò che preserva un ecosistema è l'equilibrio tra le tantissime forme di vita che lo popolano. Se infatti per le ragioni più disparate (cambiamento climatico, disastri naturali, azioni umane ecc...) una specie animale o vegetale scompare o, al contrario, prende il sopravvento su tutte le altre, l'intero ecosistema rischia di compromettersi.
Un esempio? Tanti anni fa nel parco americano di Yellowstone erano scomparsi i lupi, predatori naturali che fungevano da "regolatori" per la popolazione di cervi della zona. Senza questi carnivori i cervi hanno prosperato ma questo ha avuto un effetto negativo sul loro habitat poiché questa popolazione sempre più vasta di fatto devastava la flora locale per nutrirsi. Nel 1995 allora le autorità provarono a reintrodurre i lupi nel parco. Il risultato? Dopo pochi anni, la popolazione di cervi diminuì e molte specie vegetali (es: pioppi e salici piangenti), tornarono a fiorire (fonte: WWF)!
Tali specie che ricoprono un ruolo fondamentale (diretto o indiretto) nella tutela dell'equilibrio dell'ecosistema - come i lupi nell'esempio appena riportato, o come la mangrovia degli ambienti tropicali, che offre riparo e cibo a molti animali - vengono chiamate "specie focali".