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Credits: Ipa-agency
Un fulmine è come un fiume di elettricità che scorre alla velocità di 100 mila km/s in un canale d’aria largo pochi centimetri. Spesso copre grandi distanze, tipo quello misurato nel giugno 2007 dalla Wmo, durante un temporale in Oklahoma: era lungo 321 km!

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I fulmini non sono sempre bianchi. Con forti piogge in corso sono rossastri, azzurri quando c’è grandine e tendono al giallo se c’è polvere sollevata dal vento. Se sono bianchi, indicano scarsa umidità dell’aria e quindi maggior pericolo di incendi.

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Non tutti i fulmini saettano formando linee a zig-zag: i fulmini globulari, fenomeni atmosferici ancora poco studiati, hanno una forma “a palla”. Spesso sono stati scambiati per Ufo e in passato la loro esistenza veniva messa in dubbio, finché non sono stati fotografati.

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In caso di fulmini, l'auto costituisce un riparo valido. La protezione non viene dalla gomma delle ruote ma dalla carrozzeria in metallo, che funziona come una gabbia di Faraday: conduce l’elettricità in superficie, senza farla entrare nell’abitacolo.

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Ogni giorno cadono al suolo circa 6 milioni di fulmini, ma la possibilità di venire colpiti è piuttosto bassa: 1 su 250 milioni. Cosa che rende ancora più unico il record di Roy Sullivan, ranger americano, che tra il 1942 e il 1977 è stato folgorato per ben sette volte.

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Kifuka, un villaggio in Congo, viene colpito ogni anno da 158 fulmini per km2 (in Italia la media è di due fulmini per km2). Nella zona del lago Maracaibo (Venezuela), succede di peggio: per una complessa situazione climatica, saettano in cielo circa 3 mila fulmini al giorno!