L'idra (Hydra) il mostro acquatico della mitologia greca che si poteva sconfiggere solo tagliando tutte le sue teste in una volta altrimenti ricrescevano, oggi è solo un piccolo animale d'acqua dolce che misura meno di 2 centimetri con una sola testa circondata da diversi tentacoli.
Sebbene questi innocui animali abbiano apparentemente poco in comune con il loro leggendario omonimo, condividono però una caratteristica importante: se tagli loro la testa ne crescerà una nuova.
Non male vero? Ma l'idra fa molto di più! Se tagliata, non ricresce solo la testa, ma si può rigenerare completamente qualsiasi parte del suo corpo, come se nulla fosse. In che modo? È sufficiente un piccolo frammento di tessuto, l’importante è che contenga poche centinaia di cellule.
L'idra produce cellule “magiche” chiamate staminali totipotenti, ovvero cellule che:
Le cellule staminali totipotenti sono quindi il segreto della potenziale immortalità dell'idra. Potenziale nel senso che, volendo, anche l’idra può essere sconfitta. Come? Per esempio puoi "tuffarla" in una pentola di acqua bollente, inquinare il suo ambiente, o... trovare un pesce che ne sia ghiotto! Ma, a parte l'ironia, vediamo che cosa ne pensa la scienza.
Gli scienziati sono partiti da una semplice domada: perché l'idra oggi ha solo una testa? In uno studio dello scorso anno, condotto da un team di ricercatori dell'Università della California Irvine, è emerso che sono centinaia i geni coinvolti nella crescita di una nuova testa o di altre parti del corpo dell'animale.
In biologia si parla di “espressione genica” ovvero tutti quei processi biochimici che consentono di leggere le informazioni genetiche e portano alla produzione di nuove cellule. Gli scienziati hanno compreso i diversi meccanismi che rendono possibile questo processo: si tratta dell'epigenetica.
In ciascuna delle nostre cellule, l'informazione genetica è scritta su 23 paia di cromosomi. Ogni cromosoma è costituito da una molecola molto lunga chiamata DNA. I nostri 46 cromosomi sono “arrotolati” in un filo di DNA lungo 2 metri. Un gene è quindi una parte del DNA.
Ebbene, il DNA arrotolato e aggrovigliato su se stesso, immaginalo come un filo, può silenziare alcuni geni. In che modo? Per esempio potrebbe succedere che questi geni "si perdano” nel groviglio e non siano più accessibili alla lettura e quindi non possano più esprimersi. Oppure, può succedere che piccole molecole come le proteine, possono attaccarsi al filo del DNA e interferire con la sua lettura. Questi sono i due principali meccanismi che studia l'epigenetica.
Grazie all’epigenetica i ricercatori sono riusciti a chiarire i diversi meccanismi che inibiscono la creazione di più teste dell'idra. Infatti, a seconda delle esigenze dell’animale, i meccanismi genici cambiano. E come per magia, quando l'idra deve rinnovare alcune di queste cellule, migliaia di piccole proteine vengono create per aggregarsi sul filo del DNA e impedire la lettura dei geni specializzati nella formazione della testa. Inoltre, il groviglio del filo diviene più intricato per ridurre ulteriormente le possibilità che questi geni vengano letti.