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Il teorema della Pizza: un calcolo per dividerla in parti uguali

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Due matematici svelano come tagliare la pizza in parti uguali, senza far torto a nessuno

L'area della pizza viene misurata dividendo la densità della mozzarella filante per la quantità di salsa di pomodoro presente sulla superficie....No, nulla di così folle, ma ci si va molto vicino.
Un articolo apparso su LaCucinaItaliana.it sta infatti facendo divertire migliaia di mangioni italiani:  due studiosi dell’Università di Liverpool, Joel Haddley e Stephen Worsley , evidentemente poco abituati al consumo, del saporitissimo cibo principe del Made in Italy, hanno voluto stabilire con esattezza scientifica il metodo corretto per tagliare in parti eguali una pizza .
Facile, direte voi, basta calcolare un giusto numero di spicchi. Eh no...

 

Pizze dalle fette a S

La formula proposta da Haddley e Worsley prevede  tre tagli a S passanti per i centro , dividendo poi a metà i vari tranci a seconda del numero dei commensali.
Questo pazzesco modo di suddividere la pizza, crea sì parti eguali, ma non parti conformi:  un trancio potrebbe contenere solo crosta, e un altro solo l'impasto centrale ! Ma non si saranno complicati un po' la vita? Comunque, se  volete divertirvi e guardare lo studio intero, ecco il pdf in inglese condiviso dai tue pazzi autori.

 

La pizza è già stata oggetto di strane teorie scientifiche

Joel e Stephen non sono stati i primi ad applicare la matematica alla nostra amata pizza. Due scienziati americani nel 1994 avevano teorizzato il " Teorema della Pizza ".
"Quando almeno un taglio passa per il centro della pizza, la divisione in parti uguali diventa possibile. Se invece nessun taglio passa per il centro è possibile dividere una pizza in parti uguali solo quando il numero dei tagli è pari".
Provare per credere! Chissà, magari da oggi porterete in pizzeria righello e compasso!

 

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