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FocusJunior.itScienzaQual è la differenza tra tromba d’aria, tornado e ciclone?

Qual è la differenza tra tromba d’aria, tornado e ciclone?

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In realtà, non c'è nessuna differenza tra tromba d'aria e tornado: sono eventi meteorologici estremi che si verificano dallo scontro tra aria calda proveniente dal suolo e aria fredda che si trova in atmosfera. E purtroppo sono in aumento.

A causa del cambiamento climatico, negli ultimi anni si è registrato un aumento di eventi naturali distruttivi come tempeste "perfette", uragani o trombe d'aria devastanti. Gli ultimi in ordine di tempo sono stati la tromba d'aria al largo di Palermo che nelle prime ore di lunedì 19 agosto ha fatto affondare una barca a vela provocando 6 dispersi, e la tripla tromba marina che, nella stessa giornata, ha interessato la costa salentina da Santa Cesarea Terme fino a Santa Maria di Leuca. Ma qual è la differenza tra tromba marina, tromba d'aria e tornado? Bè, in realtà nessuna: tutti questi termini indicano lo stesso fenomeno. E tra ciclone, uragano e tifone invece? Scopriamolo insieme.

La differenza tra tromba d'aria e tornado

Tornado e trombe d'aria sono tra i fenomeni atmosferici più violenti a cui tu possa mai assistere. Si formano quando l'aria calda vicina al suolo si scontra con l'aria fredda che si trova in atmosfera e "risale" attraverso questa. È da questo movimento che prende il via il tipico vortice, con venti che possono raggiungere anche i 500 km/h e un diametro di circa 200 metri. Se questo fenomeno si verifica sulla superficie del mare, si parla di tromba marina

Di fatto, hanno un'origine simile a quella dei normali temporali: una nuvola tempestosa chiamata cumulonembo si "allunga" vorticando su sé stessa fino a toccare terra e procedere in linea retta per qualche decina di chilometri soffiando con violenza su tutto ciò che incontra. Mentre però nei temporali vediamo in azione una sola cella, che si risolve nel giro di una trentina di minuti, per i tornado è necessaria una supercella, che permane sulla stessa zona anche più di un'ora. 

Questi venti così intensi possono provocare diversi danni, arrivando a scoperchiare le case e i capannoni o a sradicare gli alberi. Fortunatamente transitano lungo una stretta striscia di terreno e di norma perdono di potenza poco tempo dopo essersi formati.

Cosa sono cicloni, uragani e tifoni

Anche nel caso di cicloni, uragani e tifoni siamo di fronte a tre termini per indicare lo stesso fenomeno. I cicloni sono perturbazioni violente che si formano sui mari nelle zone tropicali, quando sono a basse latitudini, o extra-tropicali. Hanno origine proprio da una tempesta e sono contraddistinti da venti che superano almeno i 120 km/h, accompagnati da piogge molto intense. Di solito infatti, oltre a provocare danni simili a quelli di un tornado, sono anche causa di alluvioni e inondazioni.

Di nuovo, vedrai davanti a te un vortice che ruota in senso orario se ti trovi nell'emisfero sud, oppure anti-orario se sei nell'emisfero nord (il nostro, per intenderci). Ruota l'aria, ma anche le nuvole che formavano la perturbazione che ha dato origine al ciclone. Se lo si osserva dall'alto, invece, si può vedere il tipo buco in mezzo, quello che viene comunemente definito "l'occhio del ciclone".

SI formano quando le alte temperature creano centri di bassa pressione che agiscono con una forza di aspirazione, verso cui sono attirati i venti. L'evoluzione da tempesta tropicale a ciclone avviene completamente in mare, ma quando raggiunge la terra ferma si manifesta con una forza tale da creare danni davvero ingenti. L'urgano Ernesto che in questi giorni sta interessando la zona est degli Stati Uniti è riuscito a trascinare con sé una casa fino all'oceano Atlantico. A tal proposito è bene precisare: quando si forma nell'oceano Indiano è un ciclone, nell'Atlantico si parla di uragano mentre nel Pacifico sarà un tifone.

Qual è stata la tromba d'aria più forte del mondo?

La tromba d'aria più forte di cui abbiamo traccia è stata probabilmente quella in seguito denominata il Tri-State Tornado, che si abbatté sugli Stati Uniti nel marzo del 1925. Ebbe origine in Missouri ma poi proseguì la sua corsa verso l'Illinois e infine l'Indiana. Purtroppo morirono almeno 751 persone e più di 2.000 riportarono ferite di diversa gravità. Il diametro era di circa 219 metri e la velocità dei venti raggiunse i 480 km/h.

Le trombe d'aria sono in aumento in Italia

Avendo origine dallo scontro tra aria fredda e aria calda, va da sé che l'aumento della temperatura globale del Pianeta sta favorendo la formazione di trombe d'aria, tornado e cicloni con i quali dovremo sempre di più fare i conti. L'Ipcc definisce un evento estremo come "un evento che è raro in un determinato luogo o periodo dell'anno”. Ecco "raro" potrebbe diventare un aggettivo sempre meno adatto a descrivere questi episodi.

Secondo Legambiente, dal 2022 al 2023 gli eventi estremi sono aumentati del 22% soprattutto per quanto riguarda le inondazioni, ma con la temperatura del Mediterraneo che quest'anno ha raggiunto i 30°C dovremo attenderci con sempre maggior frequenza anche le trombe d'aria. Conta che nella sola giornata di lunedì 19 agosto se ne sono verificate cinque in diverse parti d'Italia.

FONTI: Istituto Italiano Edizioni Atlas; Legambiente;