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Effetto placebo: cos’è e perché può fare bene

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Effetto placebo: cos’è e perché può fare bene
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Ingannare il nostro cervello può farci stare meglio? Sì, grazie al potere dell'effetto placebo. Ecco di che si tratta...

Quando stiamo male, può una caramella farci bene come una medicina? Forse sì, a patto però di essere convinti che la caramella sia effettivamente un farmaco efficace. Tutto ciò può sembrare una pazzia, ma si tratta di un fenomeno scientificamente dimostrato chiamato "effetto placebo".

Che cos'è un placebo?

Si definisce placebo - dal latino placebo, "io piacerò" - una sostanza priva di principi attivi curativi, ma che riesce comunque a dare sollievo perché chi la assume è sicuro del suo potere curativo.

In parole povere, se una persona con il mal di testa beve dell'acqua aromatizzata alla menta con la convinzione che la bevanda possieda un potere curativo, tale aspettativa suggestionerà a tal punto il cervello da ridurre effettivamente il dolore, anche se di per sé la menta non può nulla contro l'emicrania: ecco dunque l'effetto placebo!

Naturalmente non tutte le patologie possono essere trattate con questo "trucchetto", ma per condizioni con sintomi più lievi - come appunto l'emicrania, l'insonnia o certi i dolori addominali - l'efficacia del placebo è universalmente riconosciuta, proprio perché i placebo «intervengono su come percepiamo i sintomi, non sulle loro cause» (fonte: Focus.it).

Cosa causa questo strano effetto?

La prima cosa da capire è che non si tratta di un fenomeno puramente psicologico, ma di un complesso insieme di reazioni biologiche.

L'effetto placebo è infatti causato dal fatto che il paziente, aspettandosi un miglioramento delle proprie condizioni, riesce davvero a trarre un certo beneficio. Questo accade perché quando assumiamo una pastiglia o una bevanda con la ferma convinzione che ci farà stare bene, l'attesa stessa del miglioramento porta il nostro cervello a rilasciare nell'organismo alcune sostanze benefiche - come adrenalina ed endorfina, "l'ormone del piacere" - che placano il dolore e ci fanno stare meglio.

Naturalmente per far sì che tutto riesca per il meglio, il paziente deve nutrire un'assoluta fiducia nella "cura" e/o nel medico che gliel'ha prescritta (altrimenti il giochino l'autosuggestione non sortirà alcun effetto) e il placebo utilizzato non deve avere controindicazioni di alcun tipo per il corpo.

Come vengono usati i placebo?

Al giorno d'oggi esistono diverse terapie che affiancano l'utilizzo di sostanze naturali in grado di indurre tale effetto alla prescrizione di farmaci tradizionali - comunque indispensabili per ottenere un'effettiva guarigione - tuttavia anche nei casi in cui si può far ricorso a questo approccio terapeutico, le risposte variano molto da soggetto a soggetto, dunque non è sicuro che il medesimo placebo ottenga sempre gli stessi risultati.

L'effetto placebo è molto utilizzato anche nell'ambito di studi e ricerche, poiché per testare l'efficacia di un farmaco - un farmaco vero! - spesso si confrontano gli effetti registrati tra gruppi di persone cui viene data la medicina e gruppi cui invece viene somministrato un semplice placebo.

FONTI: Focus; Msdmanuals; PubMed.