Inutile girarci attorno: la nostra vita è piena di pile . Quelle nuove e quelle scariche. Praticamente non c'è apparecchio che non ne consumi quantità industriali, dalla fotocamera al joystick , dal mouse alla macchina radiocomandata.
Secondo il colosso delle pile, Duracell, noi italiani gettiamo via le pile quando hanno, al loro interno, ancora almeno il 41 per cento di energia: è quasi la metà!
Di solito non siamo noi a essere spreconi ma, semplicemente, gli oggetti smettono di funzionare e bisogna per forza cambiare le pile.
La soluzione però c'è ed è facile: mettere le pile usate dentro ad apparecchi meno “voraci di energia”. Per esempio, le pile AA (le stilo) tolte dal joypad dell'Xbox e della Ps funzioneranno ancora egregiamente, e a lungo, nel mouse senza fili o in una sveglia.
Le pile tolte da un'automobile radiocomandata o dalla fotocamera digitale si possono riusare in un orologio a muro o nel telecomando della tv.
E quando le pile sono proprio a zero vanno smaltite correttamente. Pensate: la ricerca fatta da Duracell dice anche che, in Italia, solo il 25 per cento delle pile vendute viene poi smaltito correttamente in ricicleria. E la cosa buffa è che ben l'84 per cento degli italiani è convinto di gettare via le pile scariche nel modo giusto. I conti non tornano!
Le pile smaltite in modo corretto proteggono l'ambiente. Infatti, almeno il 60 per cento dei componenti di una pila si possono riciclare. Per esempio: con il manganese e il nichel si possono creare pentole, tubi e utensili da cucina. Lo zinco viene usato in oreficeria. Con il rame si producono cavi elettrici. Con il cobalto si producono calamite e con il cadmio si producono materiali per fare saldature. Questi due metalli, in particolare, se abbandonati nell'ambiente sono super-inquinanti ! Il piombo, infine, serve per produrre nuove pile.
Ogni anno si vendono in Italia ben 450 milioni di pile, cioè 8 per ciascun italiano. Ma solo 2 finiscono alla ricicleria: dai focusini, tutti insieme possiamo fare di meglio non credete?