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Dna: si può modificare?

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Dna: si può modificare?
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Il Dna è la molecola contenuta in tutte le cellule che serve a costruire e far funzionare ogni organismo. Ma, nonostante i progressi della scienza, non è così semplice modificarlo

Il Dna (sigla che sta per acido desossiribonucleico) è presente in tutti gli organismi viventi, dagli animali alle piante fino ai batteri, e contiene tutte le informazioni che servono per costruire e far funzionare ogni essere vivente. Nell’uomo, in questa piccolissima struttura sono contenute tutte le istruzioni che servono alla cellula per svolgere le sue funzioni, ma anche le informazioni che riguardano le caratteristiche fisiche di ogni individuo (il colore degli occhi, dei capelli, la statura, ecc.) e persino quelle che riguardano il carattere!

Scoperta recente

La struttura del Dna è stata scoperta 70 anni fa: era il 28 febbraio del 1953 quando il biologo americano James Watson e il fisico britannico Francis Crick scoprirono che questa molecola contenuta nel nucleo di tutte le nostre cellule era costituta da una doppia elica, cioè da due filamenti paralleli attorcigliati tra loro, come una piccola scaletta. Da quel giorno la scoperta, che fece vincere il premio Nobel ai due ricercatori, ha cambiato il futuro della biologia, della genetica e di tutta la scienza.

I progressi della scienza

Oggi sappiamo come intervenire sul patrimonio genetico degli organismi, ma ciò non significa che possiamo andare in clinica per farci cambiare il colore degli occhi o per correre veloci come Marc Jacobs: le modifiche al Dna, infatti, si possono fare solo per curare alcune gravi malattie e su specifici gruppi di cellule, per esempio quelle del sangue.

Quali conseguenze?

Per modificare le caratteristiche di un individuo bisognerebbe invece intervenire sul Dna dell’embrione unicellulare (la cellula che si forma dall’unione dell’ovulo femminile e dello spermatozoo maschile, che replicandosi da origine all'essere umano) in modo che le modifiche siano riportate in tutte le cellule dell’organismo. Questa azione sarebbe tecnicamente possibile, ma potrebbe portare a conseguenze pericolose: infatti non sappiamo se, oltre ai benefici cercati, si potrebbero fare danni. Per non parlare di azioni discutibili come la modifica di un embrione per cambiarne l’aspetto da adulto…

Il futuro della ricerca

Al momento, quindi, il Dna nell’embrione viene modificato a scopo di ricerca solo in alcuni organismi “modello”, come i topolini, per consentire agli scienziati di scoprire cose nuove o cure più efficaci per le malattie. E grazie alla ricerca genetica oggi è possibile curare alcuni tipi di tumore che non rispondono ad altre terapie. Come? Si prelevano alcune cellule del sangue (i linfociti) e se ne modifica il Dna per renderle capaci di riconoscere e attaccare un tipo specifico di tumore, poi si infondono di nuovo nel paziente, sperando che lo aiutino a guarire.

 

(Ha collaborato Alice Matone, ricercatrice scientifica)