Focus.it

FocusJunior.it

FocusJunior.itScienzaCuriosità scientificheCoronavirus: tutte le fake news spiegate ai ragazzi

Coronavirus: tutte le fake news spiegate ai ragazzi

Stampa
Coronavirus: tutte le fake news spiegate ai ragazzi
Ipa-agency

In rete e sui social circolano molte bufale riguardanti il virus proveniente dalla Cina. Smontiamole per rimanere informati e non alimentare pericolosi complottisimi

Nel generale clima di preoccupazione destato dall'arrivo del coronavirus SARS-Cov-2, in Italia hanno iniziato a sguazzare un sacco di fake news, ossia colossali falsità "travestite" da notizie.

Ovviamente la circolazione di queste bufale non solo aumentano lo stato d'ansia generale, ma rischiano di alimentare dubbi insensati sui provvedimenti presi per contrastare il contagio e, di conseguenza, ispirare comportamenti controproducenti, come la scelta di curarsi o prevenire malattie con strampalati metodi alternativi.

Ecco allora alcune di queste "fake" in cui potreste imbattervi e cui NON dovete prestare attenzione.

"IL CORONAVIRUS È STATO CREATO IN LABORATORIO"

Non appena dalla Cina sono arrivate le prime notizie riguardanti lo scoppio di una nuova epidemia, subito hanno iniziato a circolare strane teorie complottististe che, come al solito, indicavano nel coronavirus un oscuro strumento dei sempreverdi "poteri forti".

Per qualcuno infatti l'epidemia COVID-19 altro non sarebbe che il risultato di una creazione di laboratorio poi sfuggita di mano (o, secondo i più cervellotici, addirittura rilasciata apposta per non meglio precisati scopi) e diffusasi nella città di Wuhan che, guarda caso, ospita proprio un laboratorio vicino al mercato dove sembra essere nato tutto.

La forza con la quale è stata rimbalzata la fake però sta nel fatto che, per una volta, a lanciare la notizia del coronavirus creato in laboratorio non sono stati i soliti siti web di dubbia fama, ma due ricercatori cinesi.

Come raccontato persino da autorevoli organi d'informazione italiani, i due scienziati avrebbero infatti diffuso uno studio in cui "dimostravano" come il virus fosse in realtà sfuggito da un laboratorio di Wuhan per colpa di un errore umano.

Il tutto però non ha alcun fondamento. Ecco perché.

  • Lo studio non era ancora stata sottoposta a revisione e, pertanto non è comparso su alcuna rivista ufficale, ma solo su un social network. Già questo mina di molto l'autorevolezza dell'intero lavoro. L'articolo, per altro è ora scomparso dal Web.
  • Lo studio non fa riferimento a dati scientifici, ma solo a supposizioni ricavate da articoli e approfondimenti giornalistici.
  • Le fonti autorevole citate dai ricercatori - una su tutte, la nota rivista Nature - hanno contestato le conclusioni tratte dai ricercatori.
  • In ogni caso, perfino questo studio controverso ammette che il virus esisteva già prima del "trattamento umano".

A dipanare ogni dubbio ci ha pensato la comunità scientifica. Massimo Galli, primario dell'Ospedale Sacco di Milano, ha dichiarato che se il coronavirus fosse stato creato in laboratorio, sarebbe identico ad altri virus già esistenti. Ma così non è.

«Uno studio pubblicato su Lancet a metà febbraio ha mostrato che il nuovo coronavirus  è uguale a quello del pipistrello per l'88%, a quello della Sars per il 79% e a quello della Mers per il 50%» ha spiegato Galli, precisando che se qualcuno avesse voluto propagare un virus «avrebbe usato quello della Sars che era già pronto. Non ha senso farne uno simile, solo in parte, a uno già esistente» (Fonte: RaiNews).

"IL CORONAVIRUS È STATO CREATO IN LABORATORIO" PARTE 2

Sebbene il 17 marzo 2020 l'autorevole Nature Medicine abbia pubblicato una ricerca dove veniva dimostrata scientificamente l'evoluzione naturale del virus - che dunque NON è un prodotto di laboratorio - qualcuno ha continuato ad avere dubbi, soprattuto dopo un servizio del TGR Leonardo (testata regionale della Rai) mandato in onda il 25 marzo.

Il servizio in questione riprendeva un vecchia inchiesta del 2015 dove si mostravano alcune operazioni compiute in un laboratorio per modificare geneticamente un tipo di coronavirus partendo da una proteina estratta dai pipistrelli. Ovviamente tanto è bastato per ridare forze ai complottisti, ma per avere chiara la situazione urge, anche qui, fare due precisazioni.

  • Come ricordato dal blog smonta-bufale di Paolo Attivissimo, lo stesso TG aveva parlato del servizio in questi termini: «Va chiarito che quel virus non ha nulla a che fare con l’attuale COVID-19. Il servizio è tratto da una pubblicazione della rivista Nature, spiega il direttore della testata regionale RAI Alessandro Casarin. Lo abbiamo chiarito anche in questo telegiornale il 19 marzo con un servizio in cui si dava conto della ricerca di Nature che spiegava come il COVID-19 non sia stato creato in laboratorio, e anche virologi come Pregliasco e Burioni dicono ‘Il virus di oggi è naturale, non c’entra niente con quello di cui si parlava cinque anni fa».
    Dunque il coronavirus raccontato da TGR Leonardo non ha niente a che fare con quello con il quale stiamo combattendo adesso.
  • In secondo luogo lo scopo di quell'esperimento voleva mostrare come partendo da due virus - SHC014-CoV e SARS-CoV (quello della malattia detta SARS) - si potesse crearne un altro. Ma allora era un esperimento da scienziati pazzi? Assolutamente no: questi esperimenti si fanno normalmente per valutare la pericolosità di nuovi possibili agenti patogeni ed esaminarne la pericolosità dell'uomo. È così che si prevengono le eventuali epidemie. Purtroppo invece SARS-Cov-2 è naturale al 100% e quindi non è ancora ben conosciuto dalla ricerca.

"IL VIRUS VIAGGIA ANCHE A 4,5 METRI DI DISTANZA!

Uno studio aveva rivisto le distanze di sicurezza per non essere contagiati, affermando che SARS-Cov-2 fosse in grado di resistere anche trenta minuti nell'aria e che potesse spostarsi fino a 4,5 metri di distanza (rendendo dunque vane le disposizioni di mantenere un distacco di almeno un metro da persona a persona).

Tale studio però è stato quasi subito ritirato dalla Practical Preventive Medicine. Ad oggi dunque non ci sono dimostrazioni scientifiche a supporto della teoria e pertanto restano buone le misure attuali.

"IL CORONAVIRUS SI CURA CON GLI ANTIBIOTICI"

Questa affermazione non solo è falsa, ma è anche pericolosa per la salute.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità - che proprio per estirpare bufale di questo genere ha aperto una sezione Myth Busters (buster vuol dire "combattente", quindi indica una pagina doce si combattono i falsi miti) - ha infatti precisato come gli antibiotici servano a contrastare i batteri, ma non hanno alcuna efficacia contro i virus. Anzi, l'uso smodato e preventivo degli antibiotici potrebbe indebolire l'organismo ed esporci maggiormente alle malattia.

Certo, si precisa, se contagiato gli antibiotici possono essere utilizzati nel corso della terapia per scongiurare infezioni batteriche, ma ciò non vuol dire che vadano presi a caso!

"CI SONO CURE ALIMENTARI PER COVID-19"

Qualcuno ha affermato che, alla fine, questo spauracchio potrebbe essere trattato mangiando alcuni alimenti salutari come olio d'origano, aglio e olio di sesamo o bevendo molta acqua.

Naturalmente, per quanto una dieta sana e bilanciata aiuti il nostro organismo a contrastare le minacce esterne, mangiare simili cibi non aiuta affatto nella prevenzione o nella cura di COVID-19. Al massimo può saziare un piccolo languore...

"LA VITAMINA C AIUTA CONTRA IL CORONAVIRUS"

In questi giorni sono tanti gli audio che girano su Whatsapp spacciando notizie false e inesistenti ritrovati medici. Uno di questi audio ha alimentato la credenza - ingenuamente diffusa anche da alcuni volti noti come Belen Rodriguez - che vorrebbe la Vitamina C come un validissimo aiuto contro il virus di Covid-19.

Purtroppo però nemmeno questa vitamina può fare nulla contro il coronavirus. Anzi, contrariamente alle convinzioni di molti, la vitamina C non ha pressoché effetti nemmeno contro il banale raffreddore (fonte: Butac.it)!

Quindi continuami pure a mangiare arance, pompelmi e mandarini, ma non speriamo che questo basti a renderci immuni dalla malattia.