
1/10
Credits: Shutterstock
I Maya consumavano la cioccolata più di duemila anni fa. La loro era una bevanda grassa e amarissima condita con le spezie: conteneva anche il peperoncino! Il cioccolato moderno, invece, è solido, dolce e profumato ed è il risultato di decenni di tentativi. A proposito: si dice cioccolato o cioccolata? Oggi è indifferente. Però, di solito viene chiamata “cioccolato” la tavoletta e “cioccolata” la preparazione liquida e fumante da bere in tazza.

1/10
Credits: Shutterstock
La pianta del cacao è originaria dell’America tropicale: in Europa nessuno conosceva il cioccolato prima dei viaggi di Cristoforo Colombo. Oggi il 70% della produzione mondiale di cacao viene da coltivazioni in Africa.

1/10
Credits: Shutterstock
Vorreste conoscere la ricetta del cioccolato? Eccola: servono dei semi di cacao da tostare e macinare, altri semi da cui estrarre la sola parte grassa (il burro di cacao), dello zucchero e un po’ di vaniglia. Si scalda il composto, mescolandolo molto, molto a lungo e si lascia raffreddare.

1/10
Credits: Shutterstock
Perché il cioccolato, che è di cacao, si chiama così? Per alcuni dipende dall’unione della parola in lingua maya chocol (caldo) con la radice della parola acqua (atl): chocolatl. Secondo altri, invece, c’entra Quetzalcoatl, il serpente piumato dio della mitologia azteca. Secondo la leggenda è stato lui a portare il cioccolato sulla Terra.

1/10
Credits: Shutterstock
La cioccolata (liquida) come la conosciamo noi nasce nel 1828, quando l’olandese Van Houten trova il modo di estrarre parte del grasso dalla massa dei semi di cacao macinati. La polvere che rimane è molto più magra e la bevanda che se ne ottiene è molto più buona!

1/10
Credits: Shutterstock
Il cioccolato solido è un’invenzione un po’ più recente di quello liquido. Nel 1847 l’inglese Joseph Fry scopre che, aggiungendo alla massa di cacao un po’ del grasso ricavato col sistema di Van Houten, si ottiene una pasta che si può modellare: nasce così la prima tavoletta di cioccolato al mondo!

1/10
Credits: Shutterstock
Il cioccolato fondente, che cioè si scioglie in bocca, si ottiene grazie al concaggio, un procedimento inventato nel 1879 dallo svizzero Rodolphe Lindt. Prevede di mescolare a lungo gli ingredienti, rompendo i grumi con rulli di granito, finché le particelle solide rimaste non sono inferiori ai 30 micron (millesimi di millimetro).

1/10
Credits: Shutterstock
Il cioccolato è energetico, stimolante, migliora l’umore e fa bene al cuore. Ma rende anche più intelligenti? Forse sì: secondo uno studio del 2012, uscito sul New England Journal of Medicine, i Paesi dove si mangia più cioccolato sono anche quelli con il maggior numero di premi Nobel!

1/10
Credits: Shutterstock
Secondo l’Aidepi, l’associazione italiana che riunisce le industrie del dolce e della pasta, noi italiani consumiamo 2,77 chili di cioccolato a testa all’anno, per un totale di 168.076 tonnellate. E ne esportiamo ancora di più: 278.319 tonnellate, con un volume d’affari di 1 miliardo e 491,4 milioni di euro.