La radio, la televisione e i giornali hanno dato grande spazio a una notizia inquietante : gli olivi della piana del Salento sono a rischio scomparsa per colpa della Xylella Fastidiosa , un batterio che vive normalmente in America Centrale. Ora ha raggiunto (forse viaggiando come "passeggero" di qualche pianta ornamentale arrivata da lì), gli ulivi che punteggiano il Salento e la provincia di Lecce, in Puglia, cominciando a infestarli e a farli deperire lentamente.
La Xylella Fastidiosa si sposta da una pianta all'altra mettendosi letteralmente sulle spalle di un insetto, in questo caso la Cicala sputacchina . Quando raggiunge un albero di olive (o anche di oleandro), si trova così bene che trasforma la linfa in una specie di gel appiccicoso, che smette di fluire nel tronco e nei rami e così la pianta si secca e muore.
Coltivatori, scienziati ed esperti sono in allarme , perché non esiste una cura che elimini questo batterio che mette a rischio uno degli alimenti pilastro della famosa Dieta mediterranea !
La cucina italiana , quella che tutti noi adoriamo, è una cucina che si basa in larga misura sull'olio d'oliva . Se venisse a mancare sarebbe un bel problema!
Come si produce questo prezioso alimento verde-dorato ? Ve lo raccontiamo p artendo dalla sua materia prima, ossia le olive .
COME SI FA L'OLIO D'OLIVA: TRE COSE DA SAPERE SULL'OLIO D'OLIVA [VIDEO]
Perché, nella nostra alimentazione, a differenza di altri paesi che come condimento usano il burro, noi italiani usiamo l'olio d'oliva ? Perché l'Italia ha da sempre un'abbondanza di olive. Attualmente nel nostro Paese ne vengono prodotte circa 600 mila tonnellate all'anno , corrispondente al 21,5% di tutta la produzione olearia mondiale.
Anche il nostro consumo di olio è tra i più alti del mondo: ogni italiano consuma circa 11,4 kg all'anno di questo condimento ( ci battono solo i Greci, che ne consumano quasi 20 kg a testa ) . La nostra produzione non arriva, a volte, a coprire tutta la richiesta d'olio che usiamo sulle nostre tavole! Vediamo, nel video qui sotto, come si produce il più pregiato degli oli d'oliva: l'olio extra vergine.
Che differenza c'è tra Olio Extra Vergine d'Oliva, Olio Vergine, Olio d'Oliva e Olio di Sansa? Come indica il nome gli unici oli non raffinati (vergini, appunto) sono i primi due , e sono ottenuti dalla semplice spremitura delle olive . Gli altri due oli, invece, sono meno puri perché subiscono dei trattamenti di raffinazione. Vediamo quali.
OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA
È ottenuto tramite estrazione con soli metodi meccanici - Prima spremitura
OLIO DI OLIVA VERGINE
È ottenuto tramite estrazione con soli metodi meccanici
OLIO DI OLIVA LAMPANTE È ottenuto tramite estrazione con soli metodi meccanici, ma non è utilizzabile per il consumo alimentare OLIO DI OLIVA RAFFINATO
È ottenuto tramite rettificazione di oli vergini lampanti con metodi fisici e chimici e successiva raffinazione
OLIO DI OLIVA
È ottenuto mescolando oli di oliva raffinati e oli di oliva vergini
OLIO DI SANSA DI OLIVA GREGGIO
È ottenuto per estrazione con solvente dalle sanse (ossia da quello che resta dell'oliva dopo la spremitura)
COME SI FA L'OLIO EXTRA VERGINE D'OLIVA - [VIDEO]
In Italia la raccolta delle olive inizia a ottobre e finisce nel mese di dicembre. Le olive possono essere raccolte con vari metodi nel momento di maturazione industriale, ossia quando la buccia ha un colore rosso-vinoso nero. Quando l'oliva è matura a livello fisiologico (ossia quando il frutto è naturalmente maturo), la spremitura porterebbe a un olio di scarsa qualità .
COME AVVIENE LA RACCOLTA DELLE OLIVE - [VIDEO]