Il Polo Sud si sta sciogliendo: secondo i dati pubblicati dal Climate Change Service del programma europeo Copernicus, gestito da Unione Europea e Agenzia Spaziale Europea (Esa), a luglio 2022 l’estensione del ghiaccio marino antartico si è attestata su una media di 15,3 milioni di chilometri quadrati.
Mai così basso da 44 anni
Il dato è molto allarmante, perché corrisponde a 1,1 milioni (cioè il 7 per cento) in meno rispetto alla media registrata nello stesso mese nei tre decenni compresi tra il 1991 e il 2020. Nei 44 anni in cui sono state effettuate queste rilevazioni, non era mai stato registrato un valore così basso nel mese di luglio.
Temperature da record
D’altra parte proprio il mese di luglio del 2022 si è confermato come uno tra i più caldi di sempre, facendo registrare quasi 0,4 gradi centigradi al di sopra della media per il periodo di riferimento tra il 1991 e il 2020, leggermente più fresco di luglio 2019 e leggermente più caldo di luglio 2016.
S.O.S. per i pinguini
La diminuzione dei ghiacci mette a rischio anche le specie animali, con il pinguino imperatore, uno degli animali più iconici di questo continente, che rischia l'estinzione nei prossimi 30-40 anni a causa del cambiamento climatico, come fa presente l'Istituto antartico argentino (IAA). Il pinguino imperatore, infatti, partorisce durante l'inverno antartico, e i pulcini restano con i genitori per i primi mesi (da aprile a dicembre circa) sullo strato di ghiaccio marino solido, dove crescono prima di allontanarsi. Se il mare si congela più tardi o si scioglie troppo presto, il pinguini imperatore non possono completare il ciclo riproduttivo, mettendo a rischio la propria sopravvivenza.